In questo fine settimana, la NASA si preparerà a decidere il destino dei due astronauti bloccati. Appare meno probabile il loro rientro a bordo dello Starliner di Boeing. L’agenzia ha programmato una Flight Readiness Review, dopo la quale comunicherà se Sunita Williams e Butch Wilmore torneranno con la navicella Boeing o se utilizzeranno una Crew Dragon di SpaceX a febbraio, estendendo la loro missione da otto giorni a otto mesi. Nelle ultime due settimane, la NASA ha modificato la sua posizione, passando dal supporto alla navicella Boeing a esaminare pubblicamente le alternative offerte da SpaceX. La situazione è seguita da vicino dalla vicepresidente Kamala Harris, presente alla Democratic National Convention questa settimana, e qualsiasi errore potrebbe avere conseguenze politiche. La NASA sta valutando attentamente i rischi per evitare una tragedia. Durante una conferenza stampa, i funzionari hanno citato le lezioni apprese dai disastri fatali degli shuttle Challenger e Columbia , rispettivamente nel 1986 e nel 2003, dando origine a un tira e molla prolungato e acceso. “Questo scambio di opinioni è essenziale per la sicurezza dei voli spaziali umani – ha dichiarato Russ DeLoach, responsabile della sicurezza della NASA – Ci concentriamo sull’evitare il silenzio organizzativo. Nel caso di Challenger e Columbia, le persone avevano i dati giusti, ma l’ambiente non lo ha permesso”. Ha aggiunto che questo può talvolta rallentare le decisioni. Le batterie dello Starliner potrebbero esaurirsi presto, sebbene la NASA affermi che potrebbero durare ancora per qualche tempo. Più l’agenzia ritarda la decisione, più si orienta verso l’opzione Crew Dragon di SpaceX.