giovedì, 19 Dicembre, 2024
Esteri

Ucraina: intercettati missili su Kiev. Si “deteriora” la sicurezza alle centrali di Zaporizhzhia e Kursk

Lukashenko minaccia l’escalation. Interrotti i negoziati tra Kiev e Mosca

Il leader della Bielorussia, Lukashenko schiera truppe al confine, avverte che se l’Ucraina non tratta “ci sarà un’escalation che porterà alla sua distruzione”, e minaccia: “siamo pronti ad attaccare l’occidente”. Il Washington Post svela che ci sono già stati colloqui indiretti con mediazione del Qatar incontrando separatamente le delegazioni ucraina e russa. Il negoziato si è interrotto dopo l’invasione a sorpresa dell’Ucraina della regione russa del Kursk occidentale la scorsa settimana. Questo mese Ucraina e Russia avrebbero dovuto inviare delegazioni a Doha per negoziare un accordo che avrebbe fermato gli attacchi all’energia e alle infrastrutture energetiche da entrambe le parti. Forse è solo rimandato, ma intanto le forza di Kiev avanzano nel Kursk e la situazione della centrale nucleare comincia a deteriorarsi.

Distrutto ponte nel Kursk

“Le forze aeree stanno sottraendo opzioni logistiche al nemico con colpi di precisione che avranno un impatto considerevole sulle operazioni di combattimento”, si legge in un comunicato delle forze aeree ucraine. Il tenente generale Mykola Oleshchuk comandante dell’aeronautica militare ucraina ha annunciato su Telegram la distruzione di un secondo ponte, ancora in piedi ma con un largo buco al centro, vicino all’insediamento di Zvannoe, a nord ovest di Glushkovo, sul fiume Selm dove venerdì scorso era stato distrutto un altro ponte. Le unità militari ucraine di terra hanno preso il controllo del territorio circostante, nella regione di Kursk.

Militari russi in difficoltà

Nella zona di Glushkovo rimane quindi un solo ponte, vicino al villaggio di Karyzh, a sei chilometri a est di Zvannoe, passaggio obbligato per il rifornimento delle forze russe dispiegate nella zona. La posizione delle forze russe dispiegate sono in difficoltà e rischiano di cadere in un vicolo cieco, trovandosi potenzialmente trala resa e la ritirata. In questo caso, una vasta porzione di territorio sarebbe lasciata alla mercè degli ucraini.

Missili su Kiev intercettati

L’amministrazione militare della città di Kiev ha reso noto che nella mattina di domenica la Russia ha lanciato missili balistici e da crociera Iskanader-K intercettati in coincidenza con la periferia di Kiev. Non ci sono state vittime nè danni. Si tratta del terzo attacco russo su Kiev nell’ultimo mese, a sei giorni di distanza l’uno dall’altro.

Centrali nucleari: sicurezza deteriorata

Secondo il Guardian, l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica delle Nazioni Unite (Aiea) ha avvertito che la sicurezza presso la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia si sta “deteriorando” dopo un attacco di droni nelle vicinanze. Il team dell’Aiea sul posto ha segnalato un’attività militare “intensa” nell’ultima settimana, anche molto vicino alla centrale: ” frequenti esplosioni, ripetuti colpi di mitragliatrice pesante e di fucile e artiglieria a varie distanze dall’impianto”, afferma la nota.

Appello alla moderazione

La centrale fu occupata dalle forze russe all’inizio della guerra, e da allora è stata oggetto di attacchi di cui entrambe le parti si sono accusate a vicenda. Gli esperti dell’Aiea sul posto sono stati informati della detonazione sulla strada che passa tra i due cancelli principali della centrale sabato, di cui la Russia accusa l’Ucraina. Da una prima visita della zona hanno riferito che il danno “sembrava essere stato causato da un drone equipaggiato con un carico esplosivo”.

“Ancora una volta assistiamo a un’escalation dei pericoli per la sicurezza nucleare e la protezione che la centrale nucleare di Zaporizhzhia deve affrontare”, ha affermato il capo dell’Aiea, Rafael Grossi. “Resto estremamente preoccupato e ribadisco il mio appello alla massima moderazione da tutte le parti”.

Lukashenko, 120mila soldati ucraini sul nostro confine

Il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko in un’intervista per il programma Notizie della settimana sul canale tv Rossiya. 1 ha dichiarato che “Sul confine bielorusso-ucraino tengono più di 120.000 soldati. Poiché abbiamo visto la loro politica aggressiva, abbiamo schierato i nostri militari lungo tutto il confine”. Vladimir Putin e le forze armate russe, ha aggiunto, “ovviamente spazzeranno via l’esercito ucraino” nella regione di Kursk.

Bielorussia, truppe al confine

Per questo la Bielorussia ha schierato quasi un terzo delle sue forze armate lungo l’intero confine, ha affermato il presidente Aleksandr Lukashenko nell’intervista. Se l’esercito professionale della Bielorussia è composto da 48.000 uomini e circa 12.000 truppe destinate alla vigilanza dei confini, secondo il Military Balance del 2022 dell’International Institute for Strategic Studies, come ricorda il Guardian, questo farebbe circa 15.000 soldati.

Attacco all’Occidente

Nella stessa intervista Lukashenko ha sostenuto che Russia e Bielorussia hanno pianificato insieme le loro tattiche difensive sul confine occidentale e possono trasformarle in offensive per reagire alle minacce occidentali.

“Questi piani esistono da diversi anni. Se necessario, li renderemo offensivi”, ha avvertito. “Sulla frontiera occidentale abbiamo fortificazioni difensive, da Brest e Grodno e oltre. Praticamente tutta la frontiera con Lituania e Polonia è blindata in condizioni favorevoli per noi”. “Vediamo da dove può venire l’attacco più potente contro la nostra Unione e il nostro gruppo militare congiunto. Nella zona occidentale rafforziamo il nostro esercito con le più potenti armi russe, sia convenzionali che nucleari”.

Senza negoziati Ucraina distrutta

“La Russia libererà la regione di Kursk dall’esercito ucraino che ha invaso il suo territorio a qualsiasi costo, e l’escalation del conflitto potrebbe portare alla distruzione dell’Ucraina come Stato”, ha affermato Lukashenko. Se l’Ucraina non si siede al tavolo dei negoziati, ha aggiunto, “ci sarà un’escalation che porterà alla sua distruzione. Nessuno ha ancora sconfitto questo impero. Nessuno sconfiggerà la Russia. Che tipo di Nato può fargli fronte? Gli americani hanno questa sola politica: mettere l’Europa contro la Russia per combattere l’una contro l’altra. E poi si occuperanno della Cina a Est”.

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