giovedì, 19 Dicembre, 2024
Esteri

Kiev: rafforzate posizioni nel Kursk. Mosca: centrali nucleari, se attaccate ci sarà ritorsione

La Germania dimezzerà finanziamenti all’Ucraina dal 2025

L’esercito ucraino sta “rafforzando le sue posizioni” ha dichiarato Zelensky. Mosca promette ritorsioni se ci saranno attacchi alla centrale nucleare della regione. L’incursione ucraina ha fatto rimandare al 22 le trattative per intermediazione del Qatar. La Germania dimezzerà finanziamenti a Kiev dal 2025.

Kiev: la Russia ha perso 598.180 uomini, 8000 tank e 1 sottomarino

Lo Stato maggiore delle forze armate di Kiev ha reso pubblico un bilancio di morti e feriti tra le truppe nemiche. Precisando che nel bilancio rientrano i 1.230 morti o feriti dell’ultimo giorno di scontri, la Russia ha perso secondo Kiev 598.180 combattenti in Ucraina dall’inizio della sua invasione il 24 febbraio 2022. Per quanto riguarda le perdite materiali, Mosca avrebbe perso 8.501 carri armati, 16.473 veicoli corazzati da combattimento, 22.913 mezzi per il trasporto di carburante, 16.985 sistemi di artiglieria, 1.160 sistemi di lancio, 923 sistemi di difesa aerea, 367 aerei, 328 elicotteri, 13.714 droni, 28 navi da guerra e imbarcazioni, e addirittura 1 sottomarino.

Kiev, ‘abbattuti nella notte 14 droni kamikaze russi’

Le forze di difesa aerea ucraine affermano di aver abbattuto nella notte 14 droni kamikaze Shahed di fabbricazione iraniana lanciati dalla Russia verso gli oblast di Nikolaiev, Cherkassy, Poltava, Dnipropetrovsk, Zaporozhzhia e della capitale Kiev. Le difese di Kiev non sono riuscite però a intercettare un missile balistico a corto raggio Iskander-K lanciato sulla regione di Sumy, dove ha ferito alcuni residenti.

Zelensky, “rafforzate” nostre posizioni.

Usati missili americani secondo Mosca il presidente Volodymyr Zelensky ha ribadito ieri su Telegram che l’esercito ucraino sta “rafforzando” le sue posizioni nella regione di Kursk, come gli è stato riferito dal generale Syrsky, che assicura “che il territorio controllato si sta espandendo”.

Mosca sostiene che per distruggere il ponte sul fiume Seim, nel Kursk, gli ucraini avrebbero usato sistemi missilistici di fabbricazione Usa. La portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova ha dichiarato sul suo canale Telegram che “Per la prima volta, la regione di Kursk è stata colpita da sistemi missilistici di fabbricazione occidentale, probabilmente Himars americani. L’effetto è stato la distruzione completa del ponte e i volontari che stavano assistendo l’evacuazione della popolazione civile sono stati uccisi”.

Mosca accusa Kiev di voler attaccare centrale nucleare nel Kursk

Il comando russo che controlla la centrale nucleare di Zaporizhzhia ha accusato Kiev di aver colpito con un drone, nella mattinata di sabato, una strada vicina alla centrale, mettendo in pericolo il personale dell’impianto. La Russia ha assunto il controllo della centrale di Zaporizhzhia, la più grande centrale nucleare d’Europa, poco dopo l’inizio dell’invasione dell’Ucraina. In un comunicato, il ministero della Difesa di Mosca ha parlato di una possibile “provocazione” da parte di Kiev, che avrebbe un piano di attacco della centrale nucleare di Kursk. Sottolineando l’intenzione di rispondere con decisione a una tale azione che, il ministero della Difesa ha aggiunto che un attacco contaminerebbe una vasta area.

Il Cremlino promette ritorsioni

“Il ministero della Difesa della Federazione Russa sta valutando con la dovuta serietà le informazioni ricevute attraverso canali indipendenti sui preparativi del regime di Kiev per un attacco alla centrale nucleare di Kursk”, si legge nella nota. “Se il regime di Kiev iniziasse ad attuare piani criminali volti a creare un disastro nella parte europea del continente con la contaminazione radioattiva di vasti territori, verranno immediatamente adottate dure misure militari e tecnico-militari di ritorsione”.

“Lo scopo di questa provocazione è accusare la Federazione Russa di ‘auto-incendio’ della centrale per creare le basi per colpire gli impianti nucleari ucraini. Consideriamo tali azioni del regime di Kiev con il supporto dei sostenitori occidentali un’evidente violazione della convenzione internazionale adottata dalla risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 13 aprile 2005 ‘Sulla lotta contro gli atti di terrorismo nucleare'”, si legge nel comunicato.

Ritardati i negoziati Mosca-Kiev a Doha

Diplomatici e funzionari a conoscenza delle discussioni hanno affermato anonimamente al Washington Post che l’offensiva ucraina nel Kursk ha fatto saltare il patto ufficioso secondo cui Ucraina e Russia avrebbero dovuto inviare delegazioni a Doha verso la fine di agosto per negoziare un accordo che fermasse almeno gli attacchi alle infrastrutture energetiche ed elettriche da entrambe le parti. Un diplomatico ha affermato che i funzionari russi hanno rinviato il loro incontro con i funzionari del Qatar dopo l’incursione dell’Ucraina nella Russia occidentale. La delegazione di Mosca l’ha descritta come “un’escalation”, ha detto il diplomatico, aggiungendo che Kiev non ha avvisato Doha della sua offensiva transfrontaliera.

Si sperava che i negoziati potessero portare a un accordo più completo per porre fine alla guerra, ma i funzionari dei due paesi non si sono più incontrati da quando le delegazioni di entrambe le parti si sono riunite per colloqui segreti a Istanbul nei primi mesi di guerra; negoziazioni che fallirono miseramente. In seguito, le due parti avevano concordato un accordo sui cereali, che prevedeva la revoca di un blocco navale russo che permettesse all’Ucraina di trasferire il grano attraverso il Mar Nero. Ma anche questo accordo è saltato dopo appena qualche mese, quando la Russia si è ritirata. Altri tentativi di stabilire corridoi umanitari sono in gran parte falliti.

Colloqui indiretti il 22 agosto

Dopo le dichiarazioni dei funzionari anonimi, l’ufficio della presidenza ucraina ha riferito al Washington Post che il vertice di Doha non è ancora saltato, ma è stato posticipato “a causa della situazione in Medio Oriente”. Si svolgerà tuttavia in videoconferenza il 22 agosto, sempre per intermediario del Qatar. Kiev ricorda che dopo l’incontro si consulterà con i partner occidentali.

La Germania dimezzerà gli aiuti militari

Secondo una fonte parlamentare tedesca, riporta l’agenzia Afp, la Germania, ha in programma di dimezzare gli aiuti militari bilaterali a Kiev a partire dal 2025. Berlino è il secondo più importante finanziatore dell’Ucraina dopo Washington. Solo quest’anno i finanziamenti sono arrivati a 8 miliardi di euro.

Per continuare a sostenere Kiev, dichiara la fonte, il governo di Olaf Scholz non sta pianificando “aiuti aggiuntivi” ai 4 miliardi di euro stanziati nel bilancio dell’anno prossimo, ma punterà invece sul denaro generato dai beni russi congelati in Ue. Anche la Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz) ha scritto che il progetto di bilancio del governo tedesco prevede che a Kiev saranno consegnati solo gli aiuti militari già approvati. Secondo le informazioni della Faz, il ministro delle Finanze Lindner ne ha informato il ministero della Difesa.

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