“Nessuna battuta d’arresto, anzi. Il Pil crescerà quest’anno in Italia più che in Francia e in Germania; gli occupati sono aumentanti di 805 mila unità dall’inizio della legislatura, di cui 66 mila nella manifattura, l’export nel primo trimestre ha eguagliato quello del Giappone”. Così Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, sintetizza l’andamento dell’economia. Cresce, però, la Cassa integrazione: “La Cig – dice Urso – è uno strumento che accompagna le fasi di riconversione produttiva, come stiamo facendo, investendo nei settori del futuro: microelettronica, tecnologia green, aerospazio, farmaceutica, cantieristica e nautica” ed “ora dobbiamo lavorare insieme per affiancare il nucleare all’energia rinnovabile. È un binomio assolutamente necessario per garantire energia sicura, pulita e soprattutto a prezzi contenuti”. Sul fronte dei salari precisa il ministro “stiamo lavorando con Confindustria a un ‘Piano casa’ per consentire di sgravare il costo degli alloggi per i neoassunti, oltre alla conferma del taglio del cuneo fiscale. Va comunque registrato il dato nettamente positivo sulla crescita dei redditi certificato dall’Ocse. Siamo sulla strada giusta”. Quest’estate il costo della benzina e del gasolio si è ridotto rispetto allo scorso anno. E anche i prezzi dei biglietti aerei non registrano più quei fenomeni speculativi degli altri anni. Sono aumentati i prezzi in alcuni settori turistici ma in generale si registra un’inflazione che è tra le più basse d’Europa.
Osservatorio prezzi del Mimit
A metà 2024 l’inflazione generale in Italia era salita dello 0,8% rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno. La dinamica tendenziale dei prezzi dei beni era addirittura negativa -0,7% mentre quella dei servizi registrava un +2,8%. Sono i servizi, dunque, che tengono vivo il carovita, un trend confermato anche in luglio. Ma allo voce servizi nell’ultimo anno ci sono rincari e rincari, come emerge dall’analisi dell’Osservatorio Prezzi del Mimit. L’agenzia GEA ha confrontato i prezzi medi di giugno a Milano e Roma con lo stesso mese del 2023. E il capoluogo lombardo è fonte di maggiori aumenti rispetto alla capitale italiana. A Milano il rialzo maggiore, ben 23,8%, è da attribuire alla tariffa sui rifiuti, che è passata in media da 237 a 293 euro per un’abitazione da 100 metri quadrati. Al secondo posto, parimerito, nella classifica dei rincari troviamo il pasto al fast food e un pernottamento al bed and breakfast, più cari del 12,6% rispettivamente passati da 8,1 a 9,1 euro e da 127 a 143 euro. Medaglia di bronzo per il costo di una visita da un pediatra libero professionista: in un anno la fattura è lievitata da 110 a 123 euro, ovvero +11,6%.
Rincari, tra alti e bassi
Degni di nota anche i rincari per una riparazione di un pantalone da uomo (+8,6%), per la vaccinazione di un animale domestico (+8,2%) e per una visita da un cardiologo libero professionista (+7,7% arrivando in media a costare oltre 162 euro). Sotto la Madonnina ci sono stati comunque anche dei ribassi che letteralmente si possono contare sulle dita di una mano: -4,35% per la toilettatura cani, -3,5% per una messa in piega dal parrucchiere, -3% per il biglietto del cinema, -1,7% per l’applicazione dello smalto semipermanente e -1,2% per una sforbiciata ai capelli di un uomo. Anche a Roma i ribassi non sono molti. Si va dal -7% per la lavatura e stiratura gonna al -9% per la lavatura e stiratura pantalone.
Confronto tra città
Colpisce il calo del costo – rispetto a Milano – di una visita dal pediatra libero professionista: -2% a 81,5 euro. Costa meno (-2,7%) anche vaccinare un animale domestico e un passaggio dal gommista per equilibratura e convergenza (-2% di media). Alla voce rialzi ce n’è invece solo uno a doppia cifra: soprattacco scarpe donna, +10,9%. Anche all’ombra del Colosseo i bed and breakfast rincarano di circa l’8,1% arrivando a superare quota 100 euro. Più cari invece, nei confronti di Milano, i parrucchieri: +6,5% taglio capelli uomo e +7,5% taglio capelli donna. Si paga infine il 5,5% in più per un cappuccino e un panino al bar, solo che a Milano sono offerti al pubblico rispettivamente a 1,56 e 5,31 euro, mentre a Roma siamo sugli 1,32 e 3,65 euro.