martedì, 17 Dicembre, 2024
Politica

Meloni parla con Netanyahu: moltiplicare gli sforzi per la tregua

Un migliaio di ebrei entrati nella Spianata delle moschee di Gerusalemme

Ieri i media internazionali hanno rilanciato, sempre da fonti non dichiarate, che l’Iran sarebbe disposto a rinunciare alla rappresaglia contro Israele se si raggiungesse un accordo di cessate il fuoco a Gaza. Un’opzione di ferragosto anche in vista dei colloqui proposti da Usa, Qatar e Egitto che da dieci mesi cercano una soluzione alla guerra in Medio Oriente. Ieri la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni ha anche chiamato l’omologo israeliano Benjamin Netanyahu al quale ha rivolto l’ennesimo appello alla moderazione e ha chiesto di moltiplicare gli sforzi per la tregua nella Striscia di Gaza.

La diplomazia italiana è in prima linea sia nei riguardi di Teheran che di Tel Aviv per cercare di evitare un’escalation che potrebbe infiammare tutto il Medio Oriente. Più fonti giornalistiche hanno riportato che Iran e Hamas sarebbero disposti a raggiungere un accordo con Israele, e così sarebbe evitata la rappresaglia, ma i miliziani palestinesi chiedono il ritiro dalla Striscia di Gaza dell’esercito israeliano e il ritorno dei profughi. Cosa che Israele ha più volte ripetuto di escludere categoricamente. Teheran aveva anche respinto gli appelli alla moderazione rivolti da Francia, Germania e Regno Unito. Quegli appelli, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Nasser Kanani “mancano di logica politica, sono completamente contrari ai principi e alle regole del diritto internazionale”.

Hamas spara razzi su Tel Aviv

Sul campo di battaglia, invece, ieri pomeriggio un razzo sparato da Gaza ha attraversato il territorio di Israele ed è atterrato nel mar Mediterraneo poco distante da Tel Aviv. Le Israel Defense Forces hanno fatto sapere che anche un altro razzo è partito dalla Striscia, ma non ha attraversato il territorio israeliano. Hamas ha rivendicato i due ordigni. È la prima volta dal 26 maggio che un razzo colpisce la zona della capitale. La radio dell’esercito israeliano ha riferito che Israele ha inviato nei giorni scorsi un messaggio agli Stati Uniti e a diversi Paesi europei affermando che a qualsiasi offensiva diretta da parte di Teheran risponderà con un attacco sul territorio
iraniano.

Coloni ebrei assaltano la Spianata

Circa 1.400 coloni ebrei hanno fatto irruzione sulla Spianata delle Moschee di Gerusalemme, dove si trova la Moschea di Al Aqsa, il terzo luogo sacro dell’Islam. Sono entrati sul sito scortati dalla polizia e in modo organizzato. Lo riferisce Waqf, la fondazione religiosa a gestione giordana che amministra il sito ad alto rischio tensione. Alcuni coloni hanno innalzato bandiere israeliane e pregato nonostante il divieto di farlo. Il sito è riservato esclusivamente al culto musulmano, mentre gli ebrei possono entrare solo come visitatori. Approfittando della festività religiosa di Tisha Bav, tra canti e grida, i coloni sono avanzati sulla Spianata, nota tra gli ebrei come Monte del Tempio, dove sarebbe stato eretto il Secondo Tempio, il luogo più sacro dell’ebraismo.

Terremoto in Siria

A uccidere in Medio Oriente c’è stato anche un terremoto. Almeno una persona ha perso la vita e altre 26 sono rimaste ferite, la maggior parte in modo lieve, in incidenti causati da un terremoto di magnitudo 5.5 ieri notte nella provincia nord-occidentale siriana di Hama. La maggior parte delle vittime si è concentrata nell’area di Salamiyah. Il Centro sismologico nazionale siriano ha stimato la magnitudo del sisma a 5.5, mentre il Servizio geologico degli Stati Uniti (USGS) lo ha declassato a 5.0 e la sua origine a soli 10 chilometri di profondità. Il sisma, che ha colpito intorno alla mezzanotte ora locale, è stato avvertito in diverse zone del vicino Libano, tra cui Beirut, e anche nelle zone settentrionali della Giordania, tra cui Amman.

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