venerdì, 20 Settembre, 2024
Economia

Pa, gap digitale per gli italiani: solo il 41,3% dialoga on line con gli enti pubblici

Confartigianato: Il Paese è 23° in Ue per i servizi alle imprese

L’Italia continua a faticare nella digitalizzazione dei rapporti tra Pubblica amministrazione, cittadini e imprese, con una percentuale di interazione via internet che si attesta al 41,3%, ben al di sotto della media dell’Unione europea, che è del 54,3%. È unpreoccupante quadro che emerge da un rapporto elaborato da Confartigianato, basato su dati di Eurostat e Eurobarometro, che evidenzia come il Paese sia ancora lontano dagli standard europei in termini di innovazione e digitalizzazione. Secondo il rapporto, lʼItalia si colloca al 23° posto nellʼUe per quanto riguarda lʼofferta di servizi pubblici digitali alle imprese, un dato che riflette il ritardo tecnologico e lʼinefficienza della burocrazia italiana. Solo il 53% degli enti locali (comprese regioni, province autonome, province, città metropolitane, comuni, Asl e aziende ospedaliere) dispone di un sito internet che è esclusivamente informativo e non consente unʼinterazione diretta con lʼutenza. Inoltre, appena il 30% di questi enti permette il pagamento online attraverso i propri portali, una percentuale che crolla al 13% nel Mezzogiorno.

Invio di moduli onlinne

La situazione è ancora più grave per quanto riguarda lʼinterazionedei cittadini con la Pubblica amministrazione tramite lʼinvio di moduli compilati online. Solo il 23% degli italiani utilizza questa modalità, collocando il Paese tra le ultime posizioni nella classifica delle 195 regioni europee. La Provincia Autonoma di Bolzano, pur essendo il territorio italiano più efficiente, si trova al 131° posto con un modesto 34,6%. Le altre regioni italiane seguono, ma tutte oltre il 145° posto, con il Mezzogiorno che mostra i risultati peggiori: la Calabria, ad esempio, è al 184° posto. Questa inefficienza nella digitalizzazione dei servizi pubblici si riflette anche nel livello di soddisfazione dei cittadini italiani, che si attesta al 34%, collocando l’Italia al penultimo posto tra i 27 Paesi dell’Ue, prima solo della Grecia. Questo dato è ben 20 punti percentuali inferiore alla media europea del 54%.

Imprese

La situazione non migliora per le imprese. In un Paese dove sono stati pubblicati 123.688 atti normativi negli ultimi cento anni, il 78% degli imprenditori si sente ostacolato dai continui cambiamenti legislativi, un dato significativamente più alto rispetto al 64% della media Ue. Inoltre, il 73% degli imprenditori lamenta la complessità delle procedure amministrative, sette punti percentuali in più rispetto alla media europea del 66%.

Tuttavia, c’è un segnale positivo: la spesa dei comuni italiani per servizi informatici, telecomunicazioni, hardware e software è aumentata del 16,9% nel 2023 rispetto all’anno precedente, grazie anche al sostegno del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Questo aumento è stato particolarmente accentuato nel Sud, dove le spese sono cresciute del 39,8%, rispetto al +10,1% del Centro-Nord. Tuttavia, rimane un significativo gap nella spesa per abitante, con il Mezzogiorno che spende il 25,3% in meno rispetto alla media del Centro-Nord per la digitalizzazione dei servizi comunali.

“Una Pubblica amministrazione semplice, efficiente, digitale è una delle priorità per sostenere il rilancio e la competitività delle imprese e del sistema economico”, e parole del Presidente di Confartigianato Marco Granelli, il quale ha sottolineato la necessità di sfruttare appieno le opportunità offerte dal Pnrr, che prevede 9,6 miliardi di euro di investimenti per la digitalizzazione, lʼinnovazione e la sicurezza nella Pa, per migliorare la qualità della macchina pubblica e ridurre il divario digitale che ancora affligge molte aree del Paese.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Brunetta: “Nella Pa compensi più alti, pronto nuovo contratto”

Angelica Bianco

Granelli (Confartigianato): con il ministro Zangrillo per una PA efficiente vicina a cittadini e imprese

Marco Santarelli

PA: firmato il rinnovo del contratto dirigenti Funzioni locali. Aumento di 256 euro

Lorenzo Romeo

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.