domenica, 22 Dicembre, 2024
Attualità

Bankitalia, a giugno calano i prestiti per le famiglie

A scendere anche il credito alle imprese. Aumentano i depositi nel privato

Scendono i prestiti per le famiglie a giugno 2024. A comunicarlo è la Banca d’Italia, che nel report ‘Banche e moneta: serie nazionali’ pubblicato ieri sul proprio portale online, spiega come il settore dei finanziamenti privati sia sceso, rispetto a giugno, del -1%.

Il quadro generale

L’aggiornamento sui tassi di interesse relativi a vari tipi di prestiti e depositi, evidenziando alcune tendenze significative per il mese di giugno.

Per quanto riguarda i mutui, il Tasso Annuale Effettivo Globale (Taeg) sui prestiti erogati alle famiglie per l’acquisto di abitazioni ha registrato una lieve flessione, passando dal 4,04% di maggio al 4,02% di giugno. Questo dato suggerisce un leggero miglioramento nelle condizioni di accesso ai mutui per i nuovi richiedenti, sebbene la variazione sia marginale.

Stabile, invece, la quota di prestiti a tasso variabile o con revisione frequente, con una percentuale che si mantiene intorno al 10%. Questo indica che la scelta delle famiglie per prestiti di breve periodo non ha subito variazioni significative.

Nel settore del credito al consumo, il Taeg è sceso dal 10,66% di maggio al 10,29% di giugno, rendendo leggermente più accessibili i finanziamenti per l’acquisto di beni di consumo. Anche per le imprese si registra una diminuzione dei tassi di interesse sui nuovi prestiti: per quelli fino a un milione di euro, il tasso medio è sceso al 5,64%, mentre per importi superiori si attesta al 5,04%. Questo differenziale riflette condizioni più favorevoli per le imprese più grandi.

Infine, i tassi sui depositi hanno subito una lieve flessione, passando dall’1,05% all’1,03%, riducendo ulteriormente la remunerazione per i risparmiatori. Complessivamente, questi dati delineano un contesto in cui le banche sembrano cercare di stimolare l’erogazione di credito, mentre i risparmiatori potrebbero dover rivalutare le loro scelte di investimento alla luce dei rendimenti in calo.

I dati nello specifico

Come si evince dal testo pubblicato, “in giugno i prestiti al settore privato, corretti sulla base della metodologia armonizzata concordata nell’ambito del Sistema Europeo delle Banche Centrali (SEBC), sono diminuiti dell’1,6 per cento sui dodici mesi (-2,0 nel mese precedente). I prestiti alle famiglie si sono ridotti dello 0,9 per cento sui dodici mesi (-1,0 nel mese precedente) mentre quelli alle società non finanziarie si sono ridotti del 3,4 per cento (-3,1 nel mese precedente)”.

La riduzione del credito alle imprese, avviata nei primi mesi del 2023, continua, quindi, a registrare un costante calo. Questo andamento è strettamente legato all’inizio del ciclo restrittivo della politica monetaria della Bce, che ha influito in modo significativo sull’erogazione dei finanziamenti alle aziende.

Aumentano i depositi

“I depositi del settore privato – continua Bankitalia nella sua relazione – sono aumentati del 2,9 per cento (erano diminuiti dello 0,1 per cento in maggio); la raccolta obbligazionaria è aumentata del 14,8 per cento (18,8 in maggio)”.

I tassi di interesse a giugno

Secondo l’istituto con sede a Palazzo Koch, “in giugno i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Taeg) si sono collocati al 4,02 per cento (4,04 in maggio); la quota di questi prestiti con periodo di determinazione iniziale del tasso fino a 1 anno è stata del 10 per cento (come nel mese precedente)”.

Il Taeg sulle nuove erogazioni

Nel rapporto si osserva come “il Taeg sulle nuove erogazioni di credito al consumo si è collocato al 10,29 per cento (10,66 nel mese precedente). I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 5,26 per cento (5,38 nel mese precedente), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari al 5,64 per cento, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati al 5,04 per cento. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari all’1,03 per cento (1,05 nel mese precedente).

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

“Carta degli investimenti”, Bankitalia sceglie la sostenibilità e benedice gli ESG

Cristina Calzecchi Onesti

Unimpresa: “L’aumento dei tassi d’interesse ricade sui prestiti bancari”

Valerio Servillo

Confindustria, analisi in chiaroscuro sull’Italia: cresce il Pil, ma frenano i servizi

Stefano Ghionni

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.