giovedì, 21 Novembre, 2024
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Bankitalia, a giugno calano i prestiti per le famiglie

A scendere anche il credito alle imprese. Aumentano i depositi nel privato

Scendono i prestiti per le famiglie a giugno 2024. A comunicarlo è la Banca d’Italia, che nel report ‘Banche e moneta: serie nazionali’ pubblicato ieri sul proprio portale online, spiega come il settore dei finanziamenti privati sia sceso, rispetto a giugno, del -1%.

Il quadro generale

L’aggiornamento sui tassi di interesse relativi a vari tipi di prestiti e depositi, evidenziando alcune tendenze significative per il mese di giugno.

Per quanto riguarda i mutui, il Tasso Annuale Effettivo Globale (Taeg) sui prestiti erogati alle famiglie per l’acquisto di abitazioni ha registrato una lieve flessione, passando dal 4,04% di maggio al 4,02% di giugno. Questo dato suggerisce un leggero miglioramento nelle condizioni di accesso ai mutui per i nuovi richiedenti, sebbene la variazione sia marginale.

Stabile, invece, la quota di prestiti a tasso variabile o con revisione frequente, con una percentuale che si mantiene intorno al 10%. Questo indica che la scelta delle famiglie per prestiti di breve periodo non ha subito variazioni significative.

Nel settore del credito al consumo, il Taeg è sceso dal 10,66% di maggio al 10,29% di giugno, rendendo leggermente più accessibili i finanziamenti per l’acquisto di beni di consumo. Anche per le imprese si registra una diminuzione dei tassi di interesse sui nuovi prestiti: per quelli fino a un milione di euro, il tasso medio è sceso al 5,64%, mentre per importi superiori si attesta al 5,04%. Questo differenziale riflette condizioni più favorevoli per le imprese più grandi.

Infine, i tassi sui depositi hanno subito una lieve flessione, passando dall’1,05% all’1,03%, riducendo ulteriormente la remunerazione per i risparmiatori. Complessivamente, questi dati delineano un contesto in cui le banche sembrano cercare di stimolare l’erogazione di credito, mentre i risparmiatori potrebbero dover rivalutare le loro scelte di investimento alla luce dei rendimenti in calo.

I dati nello specifico

Come si evince dal testo pubblicato, “in giugno i prestiti al settore privato, corretti sulla base della metodologia armonizzata concordata nell’ambito del Sistema Europeo delle Banche Centrali (SEBC), sono diminuiti dell’1,6 per cento sui dodici mesi (-2,0 nel mese precedente). I prestiti alle famiglie si sono ridotti dello 0,9 per cento sui dodici mesi (-1,0 nel mese precedente) mentre quelli alle società non finanziarie si sono ridotti del 3,4 per cento (-3,1 nel mese precedente)”.

La riduzione del credito alle imprese, avviata nei primi mesi del 2023, continua, quindi, a registrare un costante calo. Questo andamento è strettamente legato all’inizio del ciclo restrittivo della politica monetaria della Bce, che ha influito in modo significativo sull’erogazione dei finanziamenti alle aziende.

Aumentano i depositi

“I depositi del settore privato – continua Bankitalia nella sua relazione – sono aumentati del 2,9 per cento (erano diminuiti dello 0,1 per cento in maggio); la raccolta obbligazionaria è aumentata del 14,8 per cento (18,8 in maggio)”.

I tassi di interesse a giugno

Secondo l’istituto con sede a Palazzo Koch, “in giugno i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Taeg) si sono collocati al 4,02 per cento (4,04 in maggio); la quota di questi prestiti con periodo di determinazione iniziale del tasso fino a 1 anno è stata del 10 per cento (come nel mese precedente)”.

Il Taeg sulle nuove erogazioni

Nel rapporto si osserva come “il Taeg sulle nuove erogazioni di credito al consumo si è collocato al 10,29 per cento (10,66 nel mese precedente). I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 5,26 per cento (5,38 nel mese precedente), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari al 5,64 per cento, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati al 5,04 per cento. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari all’1,03 per cento (1,05 nel mese precedente).

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