Il presidente Nicolás Maduro ha firmato una risoluzione proposta dalla CONATEL, la Commissione nazionale delle telecomunicazioni, per bloccare l’accesso a X in Venezuela per 10 giorni, accusando il proprietario Elon Musk di utilizzare il social network per fomentare l’odio dopo le controverse elezioni presidenziali del Paese. Giovedì sera i post su X non si caricavano più su due reti telefoniche private e sulla compagnia statale Movilnet. Maduro ha inoltre accusato i suoi oppositori di usare la piattaforma per creare disordini politici. Non ha fornito ulteriori dettagli sul processo intrapreso contro X.
“Elon Musk fuori!”
L’ufficio stampa del social network, precedentemente conosciuto come Twitter, non ha risposto immediatamente alla richiesta di commento. “X fuori per 10 giorni! Elon Musk fuori!” ha esclamato Maduro. L’annuncio arriva dopo uno scambio di accuse tra Maduro e Musk riguardo alle contestate elezioni presidenziali del 28 luglio in Venezuela. Le autorità elettorali hanno dichiarato Maduro vincitore, ma non hanno ancora reso pubblici i conteggi dei voti. L’opposizione sostiene di aver raccolto dati da oltre l’80% delle 30.000 macchine per il voto elettronico nel paese, che mostrerebbero come vincitore il loro candidato, Edmundo González. Musk ha usato X per accusare Maduro di una “grande frode elettorale”. “Vergogna al dittatore Maduro”, ha scritto Musk in un post lunedì. Dopo le elezioni, Maduro ha sottolineato la necessità di “regolamentare” i social network in Venezuela, denunciando che la piattaforma viene utilizzata dai suoi avversari per minacciare le famiglie dei suoi sostenitori, il personale militare e gli agenti di polizia, generando ansia nel Paese.
