domenica, 10 Novembre, 2024
Economia

CdM, ok al decreto Omnibus. Aiuti per Scampia, modifica della flat tax e sostegni al turismo

Giorgetti: “Le notizie di nuove tasse sugli extraprofitti sono infondate”. Fondi per università ed emergenze

C’è il sì del Consiglio dei Ministri al Decreto ‘Omnibus’, che prevede, al suo interno, misure che vanno dagli enti locali, al fisco, passando anche per gli sfollati di Scampia in seguito al crollo della Vela Celeste. Nel testo il Governo punta il mirino anche verso i cosiddetti ‘Paperoni’, portando la flat tax da 100mila a 200mila euro per chi decide di portare la residenza in Italia. Approvato, poi, uno stanziamento di 13 milioni di euro per sostenere il turismo nei comuni delle aree sciistiche della dorsale appenninica, colpiti dalla crisi dovuta alla mancanza di neve. È stato dato anche il via libera a un disegno di legge per valorizzare la ricerca. In una delle prossime riunioni, il Consiglio dei Ministri dovrebbe discutere il riordino delle concessioni balneari.

Il caso Scampia

Per le famiglie sfollate è atteso un contributo mensile fino a 1.100 euro. Il Comune di Napoli potrà erogare importi variabili tra 400 e 900 euro, a seconda della composizione familiare, con un supplemento di 200 euro per famiglie con persone sopra i 65 anni o disabili con invalidità superiore al 67%. Il contributo sarà disponibile fino al 31 dicembre 2025, a condizione che le necessità abitative non siano state temporaneamente coperte gratuitamente da una Pubblica amministrazione.

I fondi

Tra le dichiarazioni che hanno seguito l’approvazione avvenuta ieri a Palazzo Chigi, il Ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, ha fatto notare come “circa 220 nuclei familiari, destinatari di provvedimenti di sgombero a causa dell’inagibilità dopo il crollo di un ballatoio il 22 luglio scorso, riceveranno assistenza. La richiesta, avanzata dal sindaco di Napoli e dal prefetto, è stata accolta e discussa a Roma con la Regione. Tra le famiglie sfollate dal complesso Vela Celeste B, ci sono 14 nuclei con persone sopra i 65 anni e 70 nuclei con individui con handicap”.

Flat tax Nuove norme fiscali

Passando al comparto economico, si prevede un aumento dell’imposta sostitutiva sui redditi esteri per le persone fisiche che trasferiscono la propria residenza fiscale in Italia, portandola da 100.000 a 200.000 euro annui. Introdotta nel 2017 per attrarre individui con elevati patrimoni, la misura include anche la possibilità di estendere il regime forfettario ai familiari, con un’imposta sostitutiva di 25.000 euro all’anno.

Flat tax, si cambia

Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha osservato come, in merito alla flat tax, “attualmente, sono 1.186 i soggetti che hanno aderito alla misura, ma è complesso determinare quanto sia stato reinvestito in Italia. L’adeguamento, pur essendo interessante, riflette la nostra posizione internazionale: siamo contrari a iniziare una corsa per offrire vantaggi fiscali a persone e imprese, poiché Paesi come l’Italia rischiano di uscirne svantaggiati”.

No tasse su extra profitti

Restando sul tema finanziario, Giorgetti ha chiarito che “le notizie di nuove tasse sugli extraprofitti sono infondate. Le banche, come tutte le altre aziende che realizzano utili, contribuiranno alla finanza pubblica tramite le tasse sui profitti. Tuttavia, non ci saranno imposte specifiche sugli extraprofitti”.

Credito d’imposta

Per quanto riguarda il credito d’imposta, a spiegare la situazione ci ha pensato il Ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il Pnrr Raffaele Fitto: “Il Consiglio dei Ministri ha approvato le nuove norme per il credito d’imposta, aumentando il fondo a 3,2 miliardi di euro grazie a un incremento di 1,6 miliardi. Questa cifra, senza precedenti, garantirà una copertura adeguata e risponderà in modo chiaro alle esigenze delle imprese. Il nuovo meccanismo rappresenta una risposta strutturale e risolve efficacemente le polemiche strumentali”.

Le proroghe fiscali

In ambito fiscale, è stata prorogata al 30 settembre la scadenza per la rottamazione del magazzino per i soggetti Isa che desiderano regolarizzare le difformità. Anche il termine per la rideterminazione dei valori di acquisto dei terreni è stato spostato dal 30 giugno al 30 novembre. Inoltre, per l’anno scolastico 2024/2025 è stata confermata l’estensione della tutela assicurativa per studenti e insegnanti.

Fondo per l’università

È stata liberata una quota di 50 milioni di euro dal Fondo per il finanziamento ordinario delle università, che ora va a incrementare la quota base dell’Ffo, mettendo quindi a disposizione degli atenei una maggiore flessibilità finanziaria. Inoltre, lo stanziamento per i collegi di merito è stato aumentato di 1 milione di euro per il 2024, a condizione che i collegi rispettino specifici requisiti istituzionali, logistici e funzionali.

Contratti di ricerca

Rimanendo all’ambito accademico, grazie al nuovo provvedimento, si vanno ad ampliare le opportunità per Università, Enti Pubblici di ricerca e istituzioni Afam, introducendo nuove forme di tutela e inquadramento per le figure professionali nel sistema della ricerca.

Più nello specifico, si prevede la possibilità per gli studenti di laurea e laurea magistrale di collaborare fino a 200 ore annue in attività di ricerca e servizi universitari, con un compenso fino a 3.500 euro all’anno. Sono introdotte due nuove tipologie di borse di ricerca: una junior per laureati magistrali o a ciclo unico, e una senior per dottori di ricerca, entrambe della durata di 1 a 3 anni.

Il nuovo contratto postdoc destinato ai dottori di ricerca, proposto dal Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, permette di svolgere attività di ricerca, didattica e terza missione, con una durata compresa tra 1 e 3 anni. Inoltre, viene introdotta la figura del Professore aggiunto, che contribuirà con attività didattica, di ricerca e terza missione, offrendo un approccio pratico e multidisciplinare al percorso formativo degli studenti.

Il Fondo per le emergenze

Nel decreto legge, è previsto il rifinanziamento del ‘Fondo per le emergenze nazionali’ con 150 milioni di euro per il 2024. Nella bozza non è inclusa la controversa rimodulazione della tassa di soggiorno, ma è previsto un contributo a fondo perduto per supportare il turismo nelle aree sciistiche e nei comprensori della dorsale appenninica.

Turismo

Proprio per il turismo, il dl Omnibus annuncia un sostegno di 13 milioni di euro per il turismo nelle aree sciistiche e nei comprensori della dorsale appenninica, colpiti dalla riduzione delle presenze turistiche dovuta alla mancanza di neve, nel periodo dal 1° novembre 2023 al 31 marzo 2024. Le risorse saranno destinate alle imprese turistiche dei Comuni interessati che, in questo intervallo di tempo, abbiano registrato una diminuzione dei ricavi di almeno il 30% rispetto al periodo dal 1° novembre 2021 al 31 marzo 2022.

Per il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, “con questo intervento, reiteriamo il nostro sostegno alla montagna italiana, confermando il suo ruolo cruciale per il settore turistico, anche durante l’estate, con un aumento delle presenze rispetto all’anno precedente. Il governo e il ministero rimangono al fianco delle imprese del turismo montano, che giocano un ruolo fondamentale nel sostenere l’economia nazionale”.

Ambiente ed energia

Per quanto riguarda l’ambiente e, in particolare, le rinnovabili, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha spiegato che “il nuovo schema di decreto legislativo per semplificare le autorizzazioni nel settore delle rinnovabili riduce le cinque tipologie di procedura esistenti a tre. Le nuove categorie sono: Le attività libere con un certo limite di megawatt; le attività che richiedono una procedura semplificata e l’autorizzazione unica per i grandi impianti.

“Il provvedimento – ha commentato – mira a semplificare le procedure stabilite dal Pnrr, facilitando la raccolta, l’unificazione e la consolidazione delle normative per la realizzazione degli impianti a Fonti Energetiche Rinnovabili (FER)”.

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