Dopo che gli Stati Uniti hanno riconosciuto il candidato dell’opposizione, Edmundo González, come vincitrice, screditando i risultati ufficiali, la sfida per l’autorità elettorale venezuelana è dimostrare la vittoria di Nicolás Maduro nelle elezioni presidenziali. L’annuncio del Dipartimento di Stato USA segue le richieste di vari governi, inclusi alcuni alleati di Maduro, per la pubblicazione dei conteggi dettagliati dei voti. Lunedì, l’organismo elettorale aveva dichiarato Maduro vincitore, ma l’opposizione aveva presentato prove che González avrebbe ottenuto più voti. “Le prove sono chiare: Edmundo González ha ricevuto il maggior numero di voti”, ha dichiarato Antony Blinken.
Sforzi diplomatici
Funzionari di Brasile e Messico stanno facendo sforzi diplomatici per convincere Maduro a pubblicare i conteggi e permettere una revisione indipendente. La leader dell’opposizione Maria Corina Machado e González hanno partecipato a una protesta contro i risultati elettorali. Dopo la dichiarazione di vittoria di Maduro, il governo ha arrestato centinaia di manifestanti e l’organizzazione per i diritti umani Foro Penal ha dichiarato che 11 persone sono state uccise. Il presidente dell’Assemblea nazionale, Jorge Rodriguez, ha chiesto l’arresto di Gonzales e Machado. Quest’ultima teme per la sua vita e ha esortato la comunità internazionale a intervenire. Il Consiglio elettorale non ha ancora pubblicato i risultati dettagliati delle macchine per il voto, ma ha riferito che Maduro ha ricevuto 5,1 milioni di voti contro i 4,4 milioni di González. Machado, al contrario, ha affermato che i conteggi mostrerebbero che González avrebbe ricevuto circa 6,2 milioni di voti rispetto ai 2,7 milioni di Maduro. Il Venezuela, con le maggiori riserve di petrolio al mondo, ha visto un crollo economico sotto Maduro dal 2013. La crisi ha portato a disordini sociali e a un’emigrazione di massa, con oltre 7,7 milioni di venezuelani che hanno lasciato il Paese dal 2014.