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Maternity specialist and pregnant woman with face mask at checkup visit, meeting to talk about pregnancy. Future mother with baby bump asking for medical advice from physician at cabinet desk.

Segnalati focolai di Mpox in Kenya e nella Repubblica Centrafricana

venerdì, 2 Agosto 2024
1 minuto di lettura

Segnalati nuovi focolai di Mpox in Kenya e Repubblica Centrafricana. Le autorità sanitarie africane si stanno mobilitando per contenere la diffusione della malattia in una regione priva di vaccini. Nairobi ha dichiarato l’epidemia mercoledì, dopo aver identificato un caso in un passeggero proveniente dall’Uganda e diretto in Ruanda, al confine meridionale del Kenya. La Repubblica Centrafricana ha annunciato un nuovo focolaio esteso fino alla capitale Bangui. L’Mpox, noto come vaiolo delle scimmie, è causato da un virus originato negli animali selvatici e può occasionalmente trasmettersi all’uomo, che a sua volta può contagiare altri individui. “Siamo molto preoccupati per i casi di Mpox, che stanno devastando la regione 7 del Paese”, ha dichiarato il ministro della sanità pubblica della Repubblica Centrafricana, Pierre Somsé. La malattia è diventata una preoccupazione globale durante l’epidemia internazionale del 2022. È endemica in alcune aree dell’Africa centrale e occidentale da decenni. A novembre, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha confermato per la prima volta la trasmissione sessuale dell’Mpox in Congo. Mentre in Occidente le epidemie di Mpox sono state contenute grazie a vaccini e trattamenti, in diverse parti dell’Africa queste risorse scarseggiano. Il Congo è il paese più colpito nel continente, con oltre 12.000 casi e circa 470 decessi quest’anno nel suo focolaio più significativo. Nella Repubblica Centrafricana le autorità hanno chiesto il supporto pubblico per sostenere gli sforzi governativi nel rallentare la diffusione della malattia. La Comunità dell’Africa orientale ha emesso una dichiarazione avvisando gli stati membri della malattia in Congo. Il Burundi, ha già confermato tre casi. Andrea Aguer Ariik Malueth, vicesegretario generale del blocco, ha esortato gli stati partner a “fornire le informazioni necessarie sulla malattia e ad adottare misure preventive”.

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