venerdì, 20 Settembre, 2024
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Decreto Salva-Casa. Foti: “Messo fine a un incubo per cittadini e professionisti”

Erano per FdI 4 milioni le pratiche edilizie che non andavano avanti nei comuni italiani

Erano 4 milioni le pratiche edilizie bloccate; “abbiamo cercato di semplificare”, dichiara Foti. Fdi presenta il cosiddetto Salva-Milano, “si applica a tutto il territorio nazionale. Tuteliamo chi investe nel mattone, più produttivo che giocare in borsa”.

Il presidente dei deputati Fdi Tommaso Foti ha annunciato ieri durante la una conferenza stampa in sala Tatarella alla Camera con Fabrizio Rossi, deputato Fdi, e le associazioni Assoutenti e Confconsumatori che hanno sostenuto il provvedimento e contribuito alla stesura del testo, che con il decreto salva casa “avevamo l’obiettivo di semplificare e rendere possibile che corpi morti potessero avere una vita, a rianimare spazi inutilizzati o abbandonati o occupati abusivamente. Il provvedimento non serve a mettere sul mercato di più ma a rendere commerciabile ciò che era fuori legge. Era un problema che atteneva alla vendita ma anche alle successioni”.

4 milioni di pratiche edilizie

Erano “4 milioni le pratiche edilizie che non andavano avanti nei comuni italiani per carenza di chiarezza normativa”, ha ricordato Foti, aggiungendo che “negli enti locali ormai da 40 anni pendono ancora pratiche di vecchi condoni edilizi che nessuno si preoccupa di esaminare ma sono un vulnus per il cittadino. Si impedisce a una persona di regolarizzare la posizione nonostante gli effetti penali dei condoni siano prescritti tutti. Tenere una parte del patrimonio edilizio sospeso è una deformazione normativi”.

“Il Governo Meloni – ha sottolineato Foti – non vuole intralciare il lavoro altrui. In genere le leggi diventano l’ufficio complicazione affari semplici. Noi abbiamo voluto togliere qualche incubo ai cittadini e ai professionisti che passano sotto le forche caudine degli uffici comunali, dove i dirigenti hanno il dubbio che la loro firma li possa portare al processo. È una catena pericolosa che abbiamo cercato di semplificare”.

Il decreto salva casa, ha detto Rossi, “rimette nelle mani dei cittadini qualcosa che pensavano di non avere più, ridà in mano a tantissimi italiani una carta che non potevano giocarsi più con la possibilità di avere un’unità abitativa a norma e metterla in commercio”.

Salva-Milano: presentata pdl maggioranza, chiederemo urgenza

Ieri il capogruppo Fdi a Montecitorio, Tommaso Foti, nel corso di una conferenza stampa nella sala Tatarella insieme alle associazioni – Assoutenti e Confconsumatori – sulle norme approvate di recente per sanare diversi tipi di difformità delle abitazioni ha annunciato: “Abbiamo presentato una proposta di legge a firma dei capigruppo di maggioranza in commissione Ambiente alla Camera Aldo Mattia (Fdi), Gianpiero Zinzi (Lega), Piergiorgio Cortelazzo (Fi), Martina Semenzato (Noi Moderati)”, che riprende la norma cosiddetta salva-Milano, inizialmente prevista nel decreto salva-casa e poi eliminata.”Chiederemo l’urgenza in conferenza dei capigruppo in modo da partire con l’esame già a settembre”, ha aggiunto.

Il salva-casa “è stato un passaggio significativo, ha detto Foti, ne faremo un’altro riguardo a una norma non entrata nel decreto. Non si può far finta di non sapere che l’applicazione di alcune norme in una regione potrebbe diffondersi a macchia d’olio provocando situazioni problematiche. Chi ha acquistato in zona Milano e oggi si ritrova l’abitazione sotto sequestro con la banca che può chiedere il rientro del mutuo…”.

Foti chiede di “evitare il termine salva-Milano perché è una norma che serve a tutto il territorio nazionale. Non è un condono e non vuole esserlo. Bisogna trovare una formula che almeno eviti il danno se non la beffa di chi, in piena buona fede, ha pensato di fare una delle azioni più tipiche degli italiani che anziché giocare in borsa vanno nel mattone. E penso sia anche più produttivo perché alla fine del percorso un tetto ce l’hanno, con il gioco di borsa invece poi sono anche fuori casa”.

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