venerdì, 20 Settembre, 2024
Esteri

Il nuovo governo britannico dichiara che il Regno Unito è “al verde e in rovina” a causa del deficit delle finanze pubbliche

Il nuovo governo di sinistra britannico ha dichiarato che la nazione è “al verde e in rovina”, attribuendo la colpa ai predecessori conservatori. L’allarme arriva alla vigilia di un discorso chiave sulle finanze pubbliche, che potrebbe annunciare un aumento delle tasse. Tre settimane dopo aver assunto il potere, l’ufficio del Primo Ministro Keir Starmer ha espresso shock per la situazione ereditata dopo 14 anni di governo conservatore, pubblicando un’analisi dei fallimenti del governo precedente. La critica precede il discorso del capo del Tesoro, Rachel Reeves, che evidenzierà un deficit di 20 miliardi di sterline.

“posizione fiscale paralizzante”

Il partito laburista di Starmer ha vinto le elezioni dopo una campagna in cui entrambi i partiti principali sono stati accusati di ignorare le sfide finanziarie. Il partito laburista ha promesso di non aumentare le tasse sui “lavoratori”, i conservatori avevano promesso tagli fiscali in autunno se rieletti. L’ufficio di Starmer ha citato i commenti dell’ex capo del Tesoro Jeremy Hunt, che aveva confermato che non avrebbe potuto tagliare le tasse quest’anno se fosse tornato al potere. Hunt ha accusato il partito laburista di esagerare la situazione per giustificare un aumento delle tasse. Il nuovo governo sostiene che l’esercito è stato “svuotato” e il Servizio Sanitario Nazionale è “al collasso”, con 7,6 milioni di persone in attesa di cure. Inoltre, il numero di persone che attraversano la Manica continua ad aumentare. Paul Johnson, direttore dell’Institute for Fiscal Studies, ha affermato che il Regno Unito si trova in una “posizione fiscale paralizzante” e che il nuovo governo dovrà aumentare le tasse, tagliare la spesa o allentare le regole sul debito pubblico. “Per un partito entrare al potere e dichiarare che le cose sono ‘peggiori del previsto’ sarebbe disonesto”, ha affermato l’IFS. “Il prossimo governo non ha bisogno di entrare al potere per ‘aprire i libri’. Quei libri sono pubblicati e disponibili per tutti”.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Istat: inflazione giù, male l’export. Record del debito pubblico

Stefano Ghionni

Governo di unità nazionale

Giampiero Catone

L’Araba Fenice

Antonio Domani

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.