lunedì, 16 Dicembre, 2024
Esteri

La strage dei bambini e il timore di un’escalation sul fronte libanese

A Roma vertice delle intelligence discute la proposta di Israele

La strage dei bambini che giocavano in un campo di calcio sulle Alture del Golan, secondo Tel Aviv è stata fatta da un razzo “Falaq, fabbricato in Iran, con una testata da 53 chili e lanciato dalle milizie sciite libanesi di Hezbollah .” Le vittime di Majdal Shams sono 12 bambini che avevano tra i 10 e 16 anni. Le forze militari israeliane hanno già risposto con raid notturni in Libano, ma per ora si attendono decisioni politiche su eventuali rappresaglie più pesanti. Sabato sera Hezbollah ha negato di essere l’autore della strage. “Chiunque lanci un simile razzo in un’area urbana vuole uccidere civili, vuole uccidere bambini”, ha detto il capo di stato maggiore Herzi Halevi secondo cui l’Idf sta aumentando la presenza militare al confine con il Libano.

Vertice di intelligence a Roma

Intanto a Roma i capi delle intelligence di Israele, Stati Uniti, Qatar ed Egitto si sono incontrati e proprio mentre si teme l’escalation e l’allargamento del conflitto al Libano. L’Egitto ha chiesto alle “forze influenti” della comunità internazionale di “intervenire immediatamente” per evitare l’escalation e l’ampliarsi della guerra regionale in Libano. Lo scenario è cambiato rispetto i presupposti dell’altro ieri, complicando le trattative già difficili. Intorno al tavolo ci sono il capo del Mossad David Barnea, il direttore della Cia William Burns, il premier del Qatar Mohammed Al-Thani e il capo dell’intelligence egiziana, Abbas Kamal. Il tema al centro della discussione è lo sviluppo nelle trattative per un cessate il fuoco a Gaza, dopo che sabato Israele aveva presentato agli Stati Uniti la propria proposta “aggiornata” per un accordo sulla tregua e il rilascio degli ostaggi. Nella proposta sono contenute le condizioni sollevate da Netanyahu, tra le quali il meccanismo di controllo per impedire il passaggio dal sud al nord di Gaza di miliziani.

Blinken: sosteniamo Israele

“Sosteniamo il diritto di Israele a difendere i suoi cittadini dagli attacchi terroristici – ha detto il Segretario di Stato americano Antony Blinken – e una delle ragioni per cui continuiamo a lavorare così duramente per un cessate il fuoco a Gaza non è solo per Gaza, ma anche per poter davvero avere l’opportunità di portare una calma duratura sulla Linea Blù tra Israele e Libano”. Infine il portavoce del ministero degli Esteri israeliano, Oren Marmorstein ha dichiarato: “Se si vuole evitare una guerra globale Hezbollah deve attuare la risoluzione 1701 dell’Onu che impone al gruppo di ritirarsi oltre il fiume Litani, a 30 chilometri dal confine tra Israele e Libano. Israele eserciterà il suo diritto e dovere di agire per l’autodifesa e risponderà al massacro. Il mondo deve ora attribuire la piena responsabilità all’Iran per gli Hezbollah, Hamas e gli Houthi”.

Iran: scenario falso

Anche i funzionari dell’intelligence statunitense non hanno dubbi sul fatto che il razzo sia stato lanciato da Hezbollah, ma l’amministrazione Biden è preoccupatache l’attacco possa scatenare una guerra totale tra Israele e Hezbollah. Il premier israeliano Benyamin Netanyahu è partito immediatamente da Washington anticipando il rientro in Israele, ieri pomeriggio. Gli Hezbollah “pagheranno un prezzo alto“, ha detto. Mentre il governo libanese non crede all’intenzionalità dell’attacco: parlando alla Bbc, il ministro degli Esteri libanese Abdullah Bu Habib ha affermato che la morte dei dodici ragazzini potrebbe essere stata causata da un errore israeliano, di Hezbollah o di “un’altra organizzazione“. Dall’Iran, paese dove è stato fabbricato il missile, il portavoce del ministero degli Esteri, Nasser Kanani, ha messo in guardia sulle conseguenze di “qualsiasi nuovo avventurismo di Israele in Libano, con il pretesto di rappresaglia per gli attacchi missilistici sulle alture del Golan”. “Dopo mesi di uccisioni di massa a Gaza, il regime dell’apartheid di Israele sta creando uno scenario falso (incolpando Hezbollah per l’attacco) per deviare l’attenzione del mondo sui suoi vasti crimini in Palestina“, ha detto Kanani. “Qualsiasi mossa ignorantedel regime sionista espanderà l’instabilità, l’insicurezza e la guerra all’intera regione e, pertanto, il regime sarà sicuramente responsabile di qualsiasi reazione imprevista e conseguenza di qualsiasi comportamento stupido”.

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