Non c’è ancora una data ufficiale di rientro per i due astronauti della NASA arrivati sulla Stazione Spaziale Internazionale con la capsula Starliner della Boeing. Gli ingegneri stanno continuando a esaminare i problemi tecnici del veicolo. I collaudatori Butch Wilmore e Sunita Williams sono partiti per la stazione circa sette settimane fa per una missione di prova di una settimana. Tuttavia, lo sganciamento della capsula è stato ritardato a causa di propulsori difettosi e piccole perdite di elio che hanno sollevato preoccupazioni per la sicurezza. Il mese scorso, un portavoce della Boeing ha dichiarato che le perdite di elio e la maggior parte dei problemi ai propulsori erano “stabili e non rappresentavano un problema per la missione di ritorno”. Funzionari della NASA e della Boeing hanno affermato che gli astronauti non sono bloccati e che le difficoltà tecniche non minacciano la missione. La NASA ha annunciato che stava eseguendo test per garantire che la capsula funzionasse come previsto e che il veicolo sarebbe stato sicuro per un’evacuazione di emergenza. Giovedì, i funzionari hanno dichiarato che non erano pronti ad annunciare una data di rientro e che i piloti sarebbero rimasti sulla stazione spaziale finché gli ingegneri non avessero terminato di esaminare i problemi della capsula. “Torneremo a casa quando saremo pronti”, ha detto Steve Stich, responsabile del programma di equipaggio commerciale della NASA. Ha anche riconosciuto che sono in fase di revisione opzioni di backup, tra cui l’utilizzo di altre capsule per riportare gli astronauti a casa sani e salvi. Gli ingegneri hanno completato i test su un propulsore di riserva nel deserto del New Mexico che verrà ulteriormente esaminato per capire cosa è andato storto. I funzionari affermano che i problemi sembrano essere causati da guarnizioni degradate, anche se sono necessarie ulteriori analisi. Non è la prima volta che la missione Starliner ha avuto problemi tecnici.