“Con la Zes unica faremo del Sud una zona privilegiata per gli investimenti”. A dirlo è il Premier Giorgia Meloni, dopo il via libera al piano strategico arrivato ieri durante la riunione in cui si sono incontrati governo ed enti locali. Presente durante la conferenza stampa anche il Ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione, il Sud e il Pnrr, Raffaele Fitto.
I dettagli
La Zona economica speciale (Zes) è un’area che offre condizioni speciali per l’esercizio di attività economiche, facilitando investimenti e sviluppo d’impresa. Ieri, come anticipato, è stato adottato il piano strategico della Zes unica, che include le otto regioni del Sud: Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Questo nuovo modello sostituisce il precedente, che era limitato alle aree retroportuali.
Le imprese che operano nella Zes unica beneficiano di semplificazioni amministrative e vantaggi fiscali. I progetti nei settori strategici, come definiti dal Piano strategico, possono accedere a un regime semplificato che prevede una sola istanza e tempi molto più rapidi rispetto a quelli ordinari. Inoltre, vi sono strumenti fiscali agevolati, come il credito di imposta per gli investimenti previsto dal decreto-legge n. 124 del 2023.
Il piano strategico della Zes unica definisce la politica di sviluppo in linea con il Pnrr e le programmazioni nazionali e regionali dei fondi strutturali europei.
Palazzo Chigi
In una nota rilasciata da Palazzo Chigi, si spiega come “il precedente modello delle Zes non ha favorito lo sviluppo delle regioni del Sud. La nuova Zes unica rappresenta un cambiamento cruciale. Un progetto innovativo che crea un’area unitaria e competitiva. La Zes unica, la più grande d’Europa, copre il Sud, una parte significativa dell’economia nazionale con quasi 20 milioni di abitanti, un Pil di oltre 430 miliardi di euro, più di 6,3 milioni di occupati, oltre 1,3 milioni di imprese e oltre 68 miliardi di euro di merci esportate”.
Il Primo Ministro
Soddisfazione da parte di Meloni, che ha spiegato di come nel corso dell’incontro come si sia analizzata “la situazione del Mediterraneo, il nuovo contesto geopolitico e le grandi trasformazioni in corso nei mercati energetici per elaborare la strategia di sviluppo della Zes unica. In questo contesto, il Mezzogiorno ha il potenziale per contribuire all’autonomia strategica dell’Italia e dell’Europa. La Zes unica rappresenta un ulteriore passo per costruire un nuovo modello di cooperazione, sviluppo e partenariato con l’Africa, fondamento del Piano Mattei che il Parlamento sta esaminando. Questo piano posiziona l’Italia come ponte tra Africa ed Europa”.
“L’obiettivo – ha proseguito il capo del governo – è trasformare il Sud in una zona vantaggiosa per gli investimenti. La Zes unica sarà la più grande zona economica speciale in Europa per popolazione. Puntiamo a far del Sud e dell’Italia un polo produttivo di rilevanza globale, con particolare attenzione alle frontiere tecnologiche”.
“Il Piano – ha spiegato Meloni – analizza il tessuto economico, sociale e produttivo del Sud, identificando nove filiere strategiche e tre tecnologie prioritarie: digitale, cleantech e biotech”.
Parlando di Pil, il leader di Fratelli d’Italia ha aggiunto che “nel 2023, secondo i dati Svimez, il Sud ha registrato una crescita del Pil superiore alla media nazionale, con un incremento dell’occupazione del 2,6% rispetto all’1,8% della media nazionale. Gli investimenti in infrastrutture sono aumentati da 8,7 miliardi nel 2022 a 13 miliardi nel 2023, segnando un incremento superiore al 50%”.
“Il focus rimane sulle infrastrutture e sugli investimenti strategici – ha concluso il Primo Ministro – per garantire che il Sud possa competere equamente e dimostrare il proprio valore. L’obiettivo è colmare le opportunità perse e coinvolgere tutti gli attori nella sfida della Zes unica”.
Il Ministro Fitto
Anche il Ministro Fitto ha espresso compiacimento. Per lui ora ci si deve concentrare “sull’implementazione della Zes unica. L’elevata richiesta di credito d’imposta non indica un fallimento, ma il successo della Zes, riflettendo un forte interesse imprenditoriale e un dinamismo che porterà a investimenti di 18 miliardi di euro”.
Secondo Fitto “l’approvazione del Piano strategico per la Zes unica era prevista entro il 31 luglio e il rispetto dei tempi di legge sottolinea la serietà della nostra strategia e visione”.