sabato, 22 Febbraio, 2025
Attualità

All’intelligenza artificiale le medie imprese italiane credono poco

Un sondaggio dell’Istituto Tagliacarne: solo il 5,8% delle imprese utilizza l’IA

Appena il 5,8% delle medie imprese, punta di eccellenza del nostro made in Italy, utilizza tecnologie dotate di intelligenza artificiale, ma entro i prossimi tre anni il 37,9% prevede di correre ai ripari per sfruttarne le enormi potenzialità. A scattare una fotografia dello medie imprese italiane nel momento del loro ingresso nell’era dell’intelligenza artificiale è il report “La competitività delle medie imprese tra percezione dei rischi e strategie di innovazione”, realizzato dal Centro Studi Tagliacarne, Unioncamere e Area Studi di Mediobanca. Stando ai dati se qualcosa sta cambiando, è ancora però lungo il cammino da fare.

I dati del report

I dati: il 21,6% di queste aziende non conosce il tema dell’IA applicata al business e il 34,7% non mostra interesse per le nuove tecnologie basate sull’intelligenza artificiale. Ma quali obiettivi intendono raggiungere lemedie imprese che stanno scommettendo sull’intelligenza artificiale? Il 61,6% vuole migliorare le attività già in essere. Il 7,9% intende realizzarne di nuove e il 30% desidera perseguire per entrambe le finalità. Un’implementazione che, secondo le medie imprese, porterà principalmente a questi miglioramenti: il 22,6% prevede di migliorare i processi decisionali interni, il20,5% si aspetta un incremento del livello di produttività mentre il 16,4% stima di migliorare i processi di automatizzazione della produzione.

Sicurezza e posti di lavoro

Non manca una precisa percezione dei rischi che può comportare l’uso di queste tecnologie: la sicurezza informatica e il rischio per la privacy segnalati preoccupa, infatti, il 36%. L’inesattezza e l’inaffidabilità dei dati il 21,2% e la riduzione delle relazioni umane in azienda il 15,4%. L’indagine, inoltre, approfondisce anche le previsioni delle medie imprese dell’impatto dell’IA sull’occupazione: solo il 5,1% delle medie imprese prevede un impatto positivo, il 29,9% ritiene che l’AI avrà effetti negativi, il 44,8% crede che l’AI favorirà l’aumento della formazione, il 21,9% pensa che porterà a nuove opportunità di carriera e il 23,4% delle medie imprese ritiene che l’AI non avrà alcun impatto.

Digitalizzazione a metà

Se restano forti dubbi sulle prospettive delle innovazioni tecnologiche da introdurre in azienda, il quadro generale di quanto realizzato finora è incoraggiante: dal 2021 ad oggi l’84,9% delle medie imprese ha investito nella digitalizzazione dei processi, il 57,2% in sistemi gestionali avanzati e/o in sistemi di produzione additiva, mentre il potenziamento della cybersecurity e l’ottimizzazione di magazzino e logistica hanno interessato entrambi il 45,9%. Siamo a metà del percorso.

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