giovedì, 23 Gennaio, 2025
Esteri

Zelensky a Londra: pronti alla pace, ma non a cedere territorio ucraino alla Russia

Mosca condanna a 16 anni di “regime severo” il giornalista del Wsj

Si potrebbe porre fine alla guerra entro il 2024, ha detto il Presidente ucraino Zelensky in un’intervista alla Bbc nella giornata inglese. Ma non è così semplice. Secondo Zelensky, al quale era stato chiesto di commentare i proposito di Donald Trump: “tutti sarebbero felici se fosse possibile concludere la guerra così velocemente”. Ma questo significherebbe, ha subito aggiunto: “Fermarsi e concedere i territori ucraini, dimenticare tutto. Le sanzioni saranno abolite. Putin otterrà i territori, ne farà una vittoria. Non lo asseconderemo mai.” Zelensky in visita a Londra ha lanciato un nuovo appello ai Paesi “alleati” per eliminare ogni residua “restrizione” nell’uso delle armi fornite dall’occidente a Kiev nella guerra con la Russia. E’ stato ospite d’onore di una riunione ad hoc del consiglio dei ministri britannico a Downing Street, su invito del neopremier laburista Keir Starmer: deciso a mostrare continuità sul fronte del sostegno all’Ucraina rispetto ai precedenti governi Tory. Accolto dall’ovazione di Starmer e dei suoi ministri, Zelensky ha sollecitato il nuovo esecutivo a “dar prova di leadership” e a spronare tutti i Paesi Nato a rimuovere qualsiasi limitazione sul tipo di utilizzo di armi fornite: a cominciare dai missili a lungo raggio, che Kiev chiede di fatto da tempo di essere libera di poter lanciare in profondità – per quanto possibile – in territorio russo.

Per Mosca Gershkovich è una spia

A Mosca, il giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich detenuto in Russia è stato condannato a 16 anni da scontare in una colonia penale a “regime severo”. Il giornalista americano è accusato di spionaggio. Il reporter del Wall Street Journal è stato arrestato alla fine di marzo 2023, mentre lavorava a Ekaterinburg (Urali), per “spionaggio”, un’accusa che la Russia non ha mai pubblicamente provato e che lui, la sua famiglia, i suoi parenti e i bianchi hanno sempre respinto. Mentre le autorità ucraine hanno arrestato Vitalij Grazhdan, il sindaco della città di Bilhorod-Dnistrovskyj, nella regione di Odessa. Lo ha riferito l’agenzia di stampa “Rbc Ucraina”, secondo cui le forze dell’ordine hanno anche perquisito l’ufficio del primo cittadino. “Rbc Ucraina” ha precisato che l’iniziativa proviene dal dipartimento per lotta alla corruzione del Servizio di sicurezza ucraino (Sbu).

I disertori ucraini

Il Parlamento ucraino ha approvato in prima lettura una proposta di legge per consentire ai militari disertori il rientro in servizio. Il testo stabilisce l’impunibilità per coloro che hanno disertato le rispettive unità militari per la prima volta. Nelle prossime settimane il legislatore ucraino esaminerà una serie di emendamenti proposti alla normativa e procederà poi con i voti in seconda e terza lettura. “Ci sono molti casi in cui i militari che hanno volontariamente abbandonato le loro unità vogliono ritornare nelle forze armate. Dobbiamo dare loro quest’opportunità e creare le condizioni per il loro reinserimento”, ha spiegato la viceministra della Difesa Nataliya Kalmykova.

L’Ue reintroduce dazi per Ucraina

L’Unione europea reintrodurrà da lunedì i dazi sulle importazioni di semole provenienti dall’Ucraina, che erano stati azzerati per un altro anno lo scorso 6 giugno per sostenere l’economia di Kiev. Prorogando il regime di sospensione dei dazi, Bruxelles ha previsto un ‘freno di emergenza’ per alcuni prodotti agroalimentari considerati sensibili come pollame, uova, zucchero, avena, mais, semole e miele. Il meccanismo di salvaguardia prevede che quando le importazioni di questi prodotti superano la media annuale dei volumi importati tra il 1° luglio 2021 e il 31 dicembre 2023 la Commissione europea può riapplicare le tariffe doganali. Per la semola questa media è di oltre 20mila tonnellate. Bruxelles ha già ripristinato i dazi sulle uova, lo zucchero e l’avena provenienti dall’Ucraina. Mentre il ministero degli Affari Esteri di Tokyo fa sapere che il Giappone “garantirà prestiti per circa 3 miliardi di dollari all’Ucraina come parte degli impegni presi nel corso del recente vertice dei paesi del G7”.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Mattarella: “Economia e pace sono pilastri del progetto europeo”

Chiara Catone

Afghano accoltella a morte un bambino e un uomo in un parco bavarese

Ettore Di Bartolomeo

L’Italia libera il libico Osama Najim Almasri, ricercato per presunti crimini di guerra

Paolo Fruncillo

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.