Il senatore JD Vance, recentemente candidato alla vicepresidenza di Donald Trump, ha tenuto un discorso alla Convention Nazionale Repubblicana incentrato sulla sicurezza nazionale e sulla politica estera. Elogiando Trump, ha parlato della minaccia cinese, omettendo l’invasione russa dell’Ucraina e il conflitto in Gaza. Ha fatto appello a “un partito che non tema di discutere le idee”. Ex marine in Iraq, Vance ha poca esperienza in politica estera ma sostiene la dottrina America First di Trump. È pro-Israele, anti-Cina e suscita preoccupazione in Europa.
Israele e Ucraina
Scettico sugli interventi militari, tranne che per Israele, si oppone agli aiuti esteri. Per Vance, gli israeliani e i sunniti dovrebbero controllare la loro regione, mentre gli europei dovrebbero gestire la propria sicurezza, concentrando invece gli USA sull’Asia orientale. Vuole ridurre il sostegno all’Ucraina e obbligare gli europei a fare di più per la sicurezza del continente. Kiev dovrebbe negoziare la pace con Mosca, anche se ciò comporta cedere territorio. Ha criticato l’approccio neoconservatore degli Stati Uniti iniziato con l’amministrazione Bush. Sebbene contrario all’interventismo, sostiene un’alleanza tra Israele e stati sunniti contro l’Iran.
Cina
Vance, autore di “Hillbilly Elegy”, ha attribuito a Biden la colpa della deindustrializzazione americana e ha accusato la Cina di rubare posti di lavoro negli USA. Dean Chen, professore di scienze politiche al Ramapo College del New Jersey, ha dichiarato che la posizione di Vance sulla Cina sarà allineata con quella dei nazionalisti di Trump. Al Senato, Vance ha proposto una legge per limitare l’accesso cinese ai mercati finanziari statunitensi, ritenendo che un’invasione cinese di Taiwan sarebbe catastrofica per l’economia americana. La posizione di Vance su Taiwan è più netta rispetto a quella di Trump, che ha suggerito che Taipei dovrebbe pagare gli USA per la difesa e ha proposto possibili nuovi dazi su Cina ed Europa.