Confartigianato Moda, Confartigianato Chimica, Confartigianato Ceramica, le altre organizzazioni datoriali e i sindacati dei lavoratori Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil hanno firmato l’intesa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dell’area tessile, moda, chimica e ceramica. L’accordo, che copre il quadriennio 2023-2026 e interessa circa 25mila imprese con oltre 140mila addetti, prevede incrementi a regime e nuove implementazioni normative.
Lavoro agile e Banca ore solidale
Gli aumenti salariali per tutti i settori sono intorno ai 170 euro. A integrale copertura del periodo di carenza contrattuale è stato riconosciuto un importo forfettario una tantum di 110 euro da erogare in due tranche. Per la prima volta in un contratto collettivo nazionale dell’artigianato viene data copertura al settore della concia artigiana. Per i lavoratori di questo settore si applicheranno le tabelle salariali del settore chimica, gomma plastica vetro. Inoltre, nell’accordo è prevista l’istituzione della Commissione per la riforma dell’inquadramento, l’inserimento delle linee guida per il Lavoro Agile e la regolamentazione per l’attivazione della Banca Ore Solidali a tutela di comprovati e documentati casi di gravità e necessità.
Sostenere la moda
Al termine della trattativa è stato sottoscritto un Avviso comune che impegna le parti a promuovere azioni condivise verso le istituzioni a sostegno del settore Moda. Alla firma del rinnovo contrattuale hanno preso parte il presidente di Confartigianato Moda Moreno Vignolini, il presidente di Confartigianato Ceramisti Antonio Colì, il delegato alla contrattazione per il settore chimica-gomma-plastica di Confartigianato Paolo Rolandi.
Salvaguardare le competenze
Secondo Vignolini, “si tratta di un rinnovo contrattuale molto impegnativo, in questa fase così difficile per il nostro comparto. Tuttavia, l’attenzione che il mondo artigiano ha nei confronti dei dipendenti ci ha spinto a sottoscrivere l’accordo con l’obiettivo di salvaguardare e soprattutto attrarre competenze verso le nostre imprese. L’azienda artigiana è una ‘famiglia allargata’ e il benessere di chi ci lavora rappresenta per noi un presupposto importante. Rimane la necessità, in questo momento storico di forte contrazione dei fatturati, di intervenire attraverso misure fortemente richieste al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, come la moratoria o l’allungamento dei finanziamenti e il rifinanziamento della Cassa integrazione. Abbiamo forti aspettative che il Tavolo della moda convocato il 6 agosto al Ministero dia risposte a questa emergenza”. Da parte sua, Antonio Colì fa rilevare: “Questo accordo è particolarmente significativo poiché giunge in un momento di notevole difficoltà economica e finanziaria per le imprese della ceramica, soprattutto a causa dei recenti aumenti dei costi di settore.” Paolo Rolandi, delegato alla contrattazione per il settore chimica-gomma-plastica commenta: “ Questo accordo è frutto di una concertazione costruttiva e rappresenta un passo avanti significativo per tutti gli attori coinvolti.”