venerdì, 20 Settembre, 2024
Esteri

Trump, ora è caccia alle responsabilità

Attentato in Pennsylvania, il Secret Service si difende: “Abbiamo agito rapidamente”

Anche ieri in America (e di certo non poteva essere diversamente) ha tenuto banco l’attentato a Donald Trump avvenuto nella notte tra sabato e domenica a Butler, durante un comizio elettorale in vista delle presidenziali statunitensi. Nel mirino dell’opinione pubblica, ma soprattutto dell’Fbi, l’operato degli agenti del Secret Service che in pratica non si sarebbero mossi in tempo per fermare il piano del 20enne Thomas Crooks che ha cercato di uccidere il Tycoon, ferendolo solo leggermente all’orecchio destro con alcuni colpi di pistola esplosi da un fucile semiautomatico AR-15(uccidendo comunque uno spettatore, Corey Comperatore, e ferendone gravemente altre due, ora comunque in condizioni stabili). A ‘peggiorare’ la situazione, le testimonianze di alcune persone che avrebbero avvertito gli agenti della presenza di Crooks sul tetto dell’edificio dalla quale avrebbe poi fatto fuoco.

“Prontezza di riflessi”

Ma per Kimberly Cheatle, Direttrice del Secret Service, gli agenti “hanno dimostrato prontezza di riflessi”, sottolineando in pratica la rapidità dell’intervento immediatamente successivo agli spari. “I nostri cecchini”, ha proseguito in un comunicato stampa, “hanno neutralizzato l’attentatore (uccidendolo, ndr) e i nostri agenti hanno adottato misure protettive per assicurare la protezione di Trump”. La Cheatleha quindi detto che è in contatto con tutte le agenzie federali per capire come sia potuto accadere quanto successo in Pennsylvania, “con l’obiettivo di impedire che un incidente come questo possa ripetersi”. Ha quindi aggiunto che si è pronti a collaborare anche con le commissioni congressuali per qualsiasi azione di controllo, dicendo anche che è comprensibile la decisione del Presidente Biden di adottare una “revisione indipendente alla quale parteciperemo”.

“Fallimento della sicurezza”

Insomma, ora negli States è caccia alle responsabilità. Durissimo in tal senso il pensiero di Alejandro Mayorkas, Segretario americano per la sicurezza interna. Intervistato dalla Cnn, ha parlato di vero e proprio “fallimento sul piano della sicurezza” e per questo motivo la casa Bianca porterà avanti un’indagine indipendente per capire cosa sia successo a Butler affinché “non accada mai più una roba del genere”. Inutile dire che da ore sui social si sono riversati fior fiori di complottisti, dove la Sinistra americana accusa in pratica Trump di aver pianificato il tutto e dall’altra parte la Destra ha trovato nei democratici i colpevoli.

Trump a Milwaukee

Intanto c’è grande attesa per il discorso che Trump all’interno della Convention nazionale repubblicana in programma da ieri a Milwaukee. Ebbene, in un’intervista rilasciata al giornale ‘Washington Examiner’ ha dichiarato di aver completamente riscritto il testo del discorso: “Sarebbe stato sconvolgente, uno dei più incredibili di sempre. In pratica ha spiegato che il discorso originario era stato progettato per entusiasmare la sua base elettorale, ma l’attentato ha cambiato radicalmente la sua prospettiva: “L’attacco rappresenta un’opportunità per riunire l’intero Paese, persino il mondo intero”. Come facilmente immaginabile, saranno stringenti le misure di sicurezza.

Ieri poi è tornato a parlare di quanto avvenuto a Butler anche il Presidente Joe Biden che ha chiesto a tutti di moderare i toni: “La politica non può essere un campo di battaglia. Le decisioni si prendono nelle urne, con il voto, e non con le pallottole”. Smentite invece le voci che parlavano di una telefonata tra Trump e il numero uno di Mosca Vladimir Putin: “Il Presidente russo non ha mai contattato il Tycoon e non sono previsti cambi di programma in tal senso”, le secche parole di Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino.

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