Il ‘Rapporto Nazionale Invalsi 2024’, presentato ieri alla Camera dei deputati, vede un miglioramento degli apprendimenti e la dispersione implicita crollare del 6,6%, in particolare nelle scuole superiori. Lo studio dell’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione ha visto coinvolte oltre 12.000 scuole e più di 2,5 milioni di studenti tra scuola primaria e secondaria.
Nella scuola primaria, i risultati mostrano una leggera flessione negativa in italiano per la seconda classe (dal 69% nel 2023 al 67% nel 2024), mentre la quinta classe vede un incremento sia in italiano (dal 74% al 75%) sia in matematica (dal 63% al 68%). Particolarmente positivi i risultati in inglese: il ‘reading’ passa dall’87% al 95%, e il ‘listening’ dall’81% all’86%.
Tuttavia, persistono disparità regionali, con il Mezzogiorno che continua a faticare in Matematica e inglese listening, sollevando preoccupazioni per l’equità educativa.
Scuola secondaria
Nella scuola secondaria di primo grado, il calo in italiano e matematica si è fermato, ma senza segnali di recupero. I risultati in Italiano scendono dal 62% al 60%, mentre matematica rimane stabile al 56%. Migliorano, invece, le competenze in inglese, con leading che passa dall’80% all’82% e listening dal 65% al 68%. Le scuole secondarie di secondo grado mostrano un calo negli apprendimenti in italiano per le seconde classi (dal 63% al 62%), mentre matematica rimane stabile al 55%. L’ultimo anno delle superiori registra miglioramenti in tutte le materie: italiano (dal 51% al 56%), matematica (dal 50% al 52%), inglese reading (dal 56% al 60%) e inglese listening (dal 42% al 45%).
Dispersione scolastica
La dispersione scolastica mostra progressi importanti: l’Italia è passata da oltre il 25% di inizio secolo al 10,5% nel 2023. Secondo i dati Invalsi, la dispersione scolastica implicita è scesa al 6,6% nel 2024, segnando il valore più basso mai registrato. Solo Campania e Sardegna rimangono sopra il 10%.
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha sottolineato: “I dati mostrano sin dalla primaria un importante miglioramento. Questi segnali vedono per alcuni temi particolarmente delicati, che ci hanno sempre visti in fondo alle classifiche internazionali, addirittura l’inizio di una svolta”.
Affrontare la disparità regionale
Valditara ha espresso fiducia nella scuola italiana e ha ringraziato i docenti per il loro lavoro, attribuendo i risultati alla loro competenza e passione. Il Ministro ha però segnalato un peggioramento della conoscenza dell’italiano nel Centro-Nord, legato all’aumento di studenti stranieri di prima generazione con insufficiente padronanza della lingua. Questi risultati, ha detto Valditara, confermano la necessità di interventi mirati come l’Agenda Nord per affrontare le disparità regionali e migliorare l’inclusione linguistica.