“I rischi di un possibile restringimento dello spazio di una società aperta”. È ciò che il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli teme nel commentare
la relazione del presidente dell’Associazione bancaria italiana, Antonio Patuelli, tenuta in apertura dell’Assemblea annuale dei banchieri.
Per il leader di Confcommercio, settore in affatto nel quadro dell’economia nazionale, la
relazione dell’Abi è “condivisibile, a cominciare dai rischi di un possibile restringimento dello spazio di una società aperta, rischio che anche come rappresentanza d’impresa dobbiamo contrastare, e dal richiamo alla necessità di una stabilità finanziaria legata inscindibilmente agli stimoli allo sviluppo e all’occupazione. Bene, poi”, osserva Sangalli, “la sottolineatura del rilievo politico dell’Italia in Europa, perché è proprio nell’Europa prossima ventura il luogo dove costruire crescita robusta, duratura e inclusiva”.
Panetta: guardare avanti con fiducia
A non “indurre in eccessivo ottimismo”, è il commento e la linea del governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, intervenendo all’Assemblea dell’Abi. “L’irrobustimento delle imprese, la solida posizione finanziaria delle famiglie e la forza delle banche ci consentono di guardare avanti con fiducia, ma non devono indurre a un eccessivo ottimismo”, sostiene il governatore della Banca d’Italia. “Il protrarsi della debolezza del credito inciderebbe su un contesto che come in altri Paesi è esposto a vulnerabilità, nel quale sarebbe difficile immaginare”, conclude Panetta,
“interventi pubblici come quelli eccezionalmente generosi varati dopo la pandemia”.
Cosa ha detto Patuelli
“La ripresa cospicua e duratura dello sviluppo e la lotta all’evasione fiscale sono indispensabili anche per ridurre i debiti pubblici che non possono crescere all’infinito”, il presidente dell’Associazione bancaria italiana, ha poi precisato come “la transizione verso un’economia sociale di mercato più sostenibile va realizzata senza ritardi, oltranzismi ed eccessi di burocratizzazione, con uguali regole in tutta la Ue, non caricando sulle banche compiti impropri, indirizzando equilibrati e mirati incentivi fiscali verso crescenti standard di qualità e sostenibilità”.
Da sottolineare anche il richiamo alla necessità che all’Italia, nella formazione della nuova Commissione Europea, vada un commissario con responsabilità in materia economica: “il nostro Paese deve essere fra i protagonisti della nuova Commissione europea, con un’importante responsabilità in materia economica e una vicepresidenza”. Parlando di Europa, Patuelli ha osservato che “occorre trovare lo slancio imposto dai tempi più duri, con una nuova strategia europea, con nuovi Trattati e una vera Costituzione, con norme per la parità concorrenziale nel mercato interno e per lo sviluppo di tutte le aree d’Europa, innanzitutto le svantaggiate come il Mezzogiorno”.
Infine il presidente Abi ha puntualizzato il ruolo degli istituti bancari, rilevando che “quasi un decennio di inediti tassi a zero della Bce, e negativi per i depositi delle banche in Bce, ha prodotto forti cambiamenti nel far banca e nelle mentalità dei cittadini. La lotta all’inflazione ha fatto mutare le politiche delle Banche centrali, riducendo la liquidità: da novembre i tassi di mercato si sono ridotti. Servono banche inclusive e sostenibili”, ha concluso e auspicato, “sempre con cospicua liquidità, redditizie e ben capitalizzate, impegnate di continuo nell’innovazione tecnologica per l’efficienza, la sicurezza e a servizio dei clienti”.