“Prezzi più bassi del gas per i clienti italiani rispetto all’area Euro”. A dirlo il rapporto fornito ieri da Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti ambiente, nel documento che prende in analisi l’attività svolta nel 2023 e presentato al Parlamento e al governo, dove si è parlato soprattutto dei consumi legati al metano sul mercato italiano. Nel 2023, i prezzi del gas naturale per uso domestico in Italia sono scesi sotto la media dell’area Euro, invertendo il trend del 2022. Gli italiani hanno pagato, secondo lo studio, l’8% in meno rispetto alla media europea, grazie alla proroga degli interventi pubblici che hanno ridotto drasticamente tasse e oneri in bolletta, nonostante un aumento del 2,3% dei prezzi lordi dell’energia. In confronto a Paesi simili, i prezzi italiani sono stati inferiori a quelli di Germania (-5%) e Francia (-1%), ma superiori rispetto alla Spagna (+8%). Nonostante ciò, la componente energetica rimane più costosa per gli italiani in tutte le fasce di consumo.
Bonus sociali
Nel 2023, l’innalzamento della soglia Isee a 15.000 euro ha permesso a circa 1,5 milioni di famiglie di ottenere sconti automatici. Sono stati assegnati 4,6 milioni di bonus elettrici e 3 milioni di bonus gas, per un valore totale stimato di circa 2,1 miliardi di euro. Le famiglie con bonus per disagio fisico sono aumentate del 24% rispetto al 2022, raggiungendo 64.828 unità. Tuttavia, alla fine del 2023, è terminato il sistema di rafforzamento del bonus sociale. Nel 2023, i consumi mondiali di gas, afferma Arera, sono calati dello 0,69%, con una riduzione marcata in Europa (-6,9%). In Europa, i maggiori cali si sono registrati in Francia (-11,7%), Italia (-11,2%) e Spagna (-10,2%). La produzione mondiale di gas è cresciuta dello 0,36%, con il gas non convenzionale che rappresenta il 32% del totale. In Europa, la produzione è diminuita a 215 mld m³, con riduzioni significative in Norvegia, Paesi Bassi e Regno Unito. Le importazioni di gas via tubo nei Paesi dell’Ue sono scese del 24%, ma le importazioni di gas naturale liquefatto (GNL) sono aumentate del 2,7%. In Italia, il consumo netto di gas naturale è diminuito del 10,4%, con riduzioni nel settore termoelettrico (-18,5%) e domestico (-12,9%). La produzione nazionale di gas è calata del 12,2% e le importazioni nette sono diminuite del 12,9%. Le importazioni di gas dalla Russia si sono quasi azzerate, sostituite da Algeria, Azerbaigian e GNL.
Mercato del gas
Il numero di venditori attivi nel mercato al dettaglio italiano è diminuito a 481. Il mercato libero ha visto un aumento della sua quota, con il 74,1% delle famiglie e l’89,6% dei condomini che acquistano gas tramite esso. Il tasso di switching è aumentato al 15,2% per i clienti e al 17% per i volumi.
Non solo il gas, ma anche il comparto dell’elettricità è stato analizzato nel Rapporto di Arera. In questo settore, i prezzi in Italia e in Europa hanno continuato a risentire delle tensioni sui mercati, ma senza raggiungere i picchi del 2022. In Italia, i prezzi medi per i consumatori domestici sono aumentati del 6% rispetto all’anno precedente, con un prezzo finale di 38,64 c€/kWh. I consumi di elettricità in Italia sono calati del 2,9% e la produzione nazionale è diminuita del 6,9%. Le energie rinnovabili sono aumentate al 44% della produzione totale.
Nel mercato elettrico italiano, oltre il 76,5% delle famiglie è passato al mercato libero. A partire dal 1° aprile 2023, le microimprese sono state trasferite al Servizio a Tutele Graduali.
Servizio idrico
Sempre per quanto riguarda il 2023, l’Autorità ha approvato gli aggiornamenti tariffari biennali per 67 gestioni, coprendo 30,8 milioni di abitanti, con una variazione media delle tariffe del +4,56%. Gli investimenti per il quadriennio 2020-2023 ammontano a 13,6 miliardi di euro. Nonostante i miglioramenti, permangono criticità su interruzioni del servizio e rete fognaria, soprattutto al Sud e nelle Isole.
Gli operatori dei rifiuti iscritti all’Anagrafica dell’Autorità sono aumentati a 8.419. La produzione di rifiuti urbani è scesa a 29,1 milioni di tonnellate, ma la raccolta differenziata è cresciuta al 65,2%. Le proposte tariffarie per il periodo 2022-2025 sono aumentate a 6.202, coprendo il 92% della popolazione. Il limite medio di crescita delle tariffe è stato del 3,6%.
Il settore del teleriscaldamento e teleraffreddamento è cresciuto con un tasso annuo del 5,7% dal 2000 al 2022. Nel 2022, il gas naturale rappresentava il 69,8% del consumo energetico complessivo. I prezzi del servizio sono aumentati significativamente, spingendo il governo a estendere le tariffe regolate Arera a tutte le reti di teleriscaldamento.
Bonus e supporto ai consumatori
Infine, nel report di Arera, si legge come, l’anno scorso, oltre 7,5 milioni di bonus sociali sono stati riconosciuti grazie all’innalzamento della soglia ISEE a 15.000 euro, beneficiando circa 1,5 milioni di famiglie. A dicembre 2023, 64.828 famiglie hanno ricevuto un bonus per disagio fisico. Il call center dello Sportello per il Consumatore Energia e Ambiente ha gestito 1,5 milioni di chiamate, recuperando 25,5 milioni di euro tramite conciliazioni.