Secondo un rapporto investigativo desecretato dalla Corte Suprema, la Polizia Federale brasiliana avrebbe accusato l’ex Presidente Jair Bolsonaro di essersi appropriato, durante il suo mandato, di gioielli del valore di 6,8 milioni di real brasiliani (circa 1,2 milioni di dollari). Bolsonaro è incriminato per appropriazione indebita, riciclaggio di beni e associazione a delinquere in relazione ai gioielli provenienti dall’Arabia Saudita. L’indagine accresce la pressione sull’ex Presidente, che ha governato dal 2019 al 2022 prima di perdere la rielezione a favore di Luiz Inácio Lula da Silva, e ha già perso i suoi diritti politici fino al 2030. Bolsonaro ha negato qualsiasi illecito.
Associazione a delinquere
Il rapporto della polizia sostiene che esisteva “un’associazione a delinquere per l’appropriazione indebita di regali di alto valore ricevuti a causa della posizione dell’ex presidente”. I gioielli includevano orologi Rolex e Patek Philippe tempestati di diamanti, una collana, anelli e gemelli. Alcuni regali sono stati consegnati a dipendenti governativi che agivano per conto di Bolsonaro durante viaggi internazionali. Il procuratore generale brasiliano, Paulo Gonet, dovrà decidere se presentare accuse e costringere Bolsonaro a processo. I gioielli sarebbero stati esenti da tasse se fossero stati un regalo dell’Arabia Saudita alla nazione, ma non per l’ex presidente. Il presidente argentino Javier Milei ha accusato il Brasile di promuovere una caccia alle streghe legale contro l’ex presidente. L’incriminazione di Bolsonaro segue un’altra accusa a marzo per aver falsificato il suo certificato di vaccinazione contro il COVID-19. Bolsonaro è anche oggetto di un’indagine sul possibile coinvolgimento nell’incitamento a una rivolta del gennaio 2023 a Brasilia. Il rapporto incrimina altre 10 persone, tra cui due avvocati di Bolsonaro, un generale dell’esercito in pensione e un ex ministro dell’energia.