sabato, 5 Ottobre, 2024
Esteri

Ucraina, Le Pen avverte Macron: “Impediremo a Kyïv di usare le nostre armi per colpire la Russia”

L’avvertimento della leader sovranista. La prossima settimana incontro tra Zelensky e Biden

“Impediremo all’Ucraina di usare le nostre armi per colpire la Russia”. Sono state parole chiare quelle lanciate ieri da Marine Le Pen alla vigilia del voto per le legislative in Francia di oggi e che riflettono senza alcun dubbio una visione della politica estera che potrebbe segnare un cambiamento radicale rispetto all’attuale direzione sotto il Presidente Emmanuel Macron.

Nello specifico la leader del Rassemblement National ha promesso che un primo ministro del suo partito, come Jordan Bardella, impedirà a Kyïv di utilizzare armi a lungo raggio fornite dalla Francia per colpire la Russia. In più, ha dichiarato che ostacolerebbe qualsiasi tentativo di inviare truppe transalpine in Ucraina: “Se Macron vuole inviare truppe e il primo ministro è contrario, allora non verranno inviate perché l’ultima parola spetta al primo ministro”, le parole della sovranista. Ma in realtà questa affermazione non è corretta dal punto di vista del diritto costituzionale francese dove è il Presidente a detenere la prerogativa della politica estera e di difesa, posizionandosi quindi gerarchicamente al di sopra del primo ministro.

Ma in generale le dichiarazioni di Le Pen alla Cnn riflettono una linea politica chiara: evitare che la Francia diventi un “co-belligerante” nel conflitto russo-ucraino attraverso l’uso di missili a lungo raggio contro obiettivi in territorio russo. Macron, al contrario, è stato uno dei primi leader a consentire pubblicamente all’Ucraina di utilizzare armi fornite dalla Francia per colpire obiettivi in Russia, un approccio che ha successivamente influenzato anche Washington.

Incontro Zelensky-Biden

Restando il tema Usa, l’amministrazione del Presidente Joe Biden è impegnata nell’organizzazione di un incontro con il leader ucraino Volodymyr Zelensky, previsto per la prossima settimana. Il colloquio si terrà probabilmente nell’ambito del vertice Nato di Washington, che si aprirà il 9 luglio: sarà un momento importante per discutere il continuo supporto degli Stati Uniti a Kyïv in un periodo di tensioni crescenti con la Russia.

Dal punto di vista della cronaca sul ‘campo’, da segnalare la dichiarazione del Comandante della Marina ucraina, Oleksiy Neizhpapa, secondo il quale la liberazione della Crimea occupata passa necessariamente attraverso la distruzione del ponte di Kerch, un elemento cruciale della logistica russa “e tutte le catene logistiche devono essere neutralizzate per poter vincere”. Il ponte di Kerch, inaugurato nel 2018, rappresenta un’importante via di comunicazione tra la Russia continentale e la Crimea. Ma, a seguito di ripetuti attacchi, la sua importanza tattica e strategica per le forze armate russe è stata messa in discussione.

“Nuove soluzioni”

Nel frattempo Zelensky ha sottolineato la necessità di soluzioni più concrete per difendere le città e i paesi dell’Ucraina dai continui attacchi russi. Attraverso un video pubblicato sui suoi profili social, ha mostrato al mondo gli effetti devastanti degli attacchi russi nella sola prima settimana di luglio 2024 che hanno coinvolto oltre 600 bombe aeree guidate, più di 60 droni Shahed e quasi 40 missili di vario tipo. Il tutto ha causato danni ingenti alle infrastrutture civili e militari ucraine, mettendo in pericolo la vita di migliaia di persone. Il Presidente ha evidenziato che la risposta alle aggressioni russe non può limitarsi a misure temporanee o a soluzioni di corto respiro e che la prossima settimana sarà cruciale per definire e implementare nuove decisioni: “Lavoreremo con i partner” facendo intendere che sono in programma incontri e negoziati per rafforzare la cooperazione internazionale.

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