venerdì, 15 Novembre, 2024
Esteri

Orban incontra Putin. I leader europei: non ci rappresenta

Arrivato a Kiev il terzo sistema Patriot promesso dalla Germania

In subbuglio le cancellerie europee per la visita del premier ungherese Viktor Orban a Mosca. Tutti i leader europei si sono affrettati a sottolineare che ci è andato come primo ministro del suo Paese, ma Orban, dal primo luglio è Presidente di turno dell’Unione europea. “Non ha il mandato per impegnarsi con la Russia per conto dell’Ue”, è stato sottolineato da più parti. “E’ a Mosca come primo ministro ungherse – ha detto il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani -. Non mi sembra il momento di andare in Russia.

La pace non può essere una resa a Putin, deve garantire l’integrità territoriale dell’Ucraina. Noi continueremo ad aiutare Kiev”. Orban, era andato anche a Kiev qualche giorno fa e ieri ha replicato alle critiche affermando che “non è possibile arrivare alla pace stando comodamente seduti in poltrona a Bruxelles” e a suo sostegno arrivano anchele dichiarazioni del capo del Cremlino che, però, fanno alzare ulteriormente la tensione: è venuto come rappresentante Ue, precisano da Mosca, e infatti nel logo di rappresentanza vi era chiaramente dichiarato che si tratta della Presidenza ungherese dell’Unione europea.

Orban: Kiev e Mosca “distanti”

La Nato, a sua volta, ha reso noto di essere statainformata della visita. “Orban ci ha informato di questa visita a Mosca e mi aspetto che quando sarà a Washington ci sarà modo per discutere di questo viaggio che avviene sulla base di rapporti bilaterali”, ha detto il segretario generale Jens Stoltenberg precisando comunque che “Orban non rappresenta la Nato in Russia”. Il Presidente Putin, da parte sua, si è detto pronto a discutere con Orban i “dettagli” delle sue proposte per la pace in Ucraina e spera di “conoscere la vostra posizione, la posizione dei partner europei”. “Kiev non accetta l’idea di un cessate il fuoco perché altrimenti verrebbe meno il pretesto della legge marziale e si dovrebbero tenere le elezioni” ha aggiungoe ha spiegato che nonostante si sia trattato di un incontro “franco e utile”, quello con Orban, la Russia aspira a “una piena conclusione del conflitto” e non ci sarà nessun cessate il fuoco per favorire l’apertura di negoziati parziali. Mosca vuole il ritiro delle truppe ucraine dalle regioni rivendicate dalla Russia. Orban, tuttavia, ha replicao che “per l’Europa la pace è la cosa più importante” e ritiene che “il compito principale dei prossimi sei mesi della nostra presidenza” di turno dell’Ue sarà “la lotta per la pace”. Poi ha ammesso di essersi reso conto che “le posizioni di Kiev e Mosca sono ancora molto distanti.”

Mercato delle armi

Continua, invece, il mercato delle armi. Il ministero della Difesa della Lettonia ha annunciato che entro la fine di luglio trasferirà all’Ucraina più di 2.500 droni da combattimento di produzione lettone del valore complessivo di 4 milioni di euro acquistati dalla coalizione internazionale per la produzione e la fornitura di droni a Kiev di cui la Lettonia è capofila. “Insieme agli Stati membri della coalizione internazionale, lavoriamo costantemente per consegnare all’Ucraina droni da combattimento di varie capacità in conformità con le attuali esigenze dell’esercito ucraino e con i requisiti tecnici necessari”. La coalizione internazionale per la produzione e la fornitura dei droni, cui ad oggi hanno aderito Lettonia, Ucraina, Regno Unito, Australia, Danimarca, Francia, Estonia, Germania, Italia, Canada, Lituania, Paesi Bassi, Polonia, Svezia e Regno Unito, ha finora devoluto all’acquisto di droni una somma complessiva di mezzo miliardo di euro. L’Ucraina ha anche ricevuto il terzo sistema di difesa aerea Patriot promesso dalla Germania ad aprile.

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