venerdì, 5 Luglio, 2024
Sanità

Ancora pochi cittadini utilizzano il Fascicolo sanitario elettronico

Scaduta a fine giugno la possibilità di opporsi al caricamento dei propri dati

Tra gennaio e marzo 2024, in media il 18% degli italiani ha utilizzato il Fascicolo sanitario elettronico, con forti differenze regionali: si va dall’1% di Calabria, Sicilia e Marche, al 40% dell’Emilia Romagna e 64% della Provincia di Trento. Eppure, sono circa 20,8 milioni i cittadini per i quali è stato pubblicato almeno un documento. Sempre nel primo trimestre di quest’anno il 40% dei cittadini ha espresso il consenso alla consultazione dei propri documenti. Questi alcuni dati presenti nel monitoraggio sull’attuazione e la diffusione del Fse, pubblicati sul sito del Ministero della Salute. Entro il 2026 il Fascicolo diventerà obbligatorio in tutte le Regioni e per questo nel Pnrr ci sono 1,3 miliardi di finanziamenti, e dal 2025, il Fse avrà allegato anche il ‘Patient summary’, un documento che riassume la storia clinica del paziente e la sua situazione corrente redatto dal medico di famiglia (o dal pediatra per i minori).

Molto utilizzato dai medici

Inoltre è scaduto il 30 giugno il termine per opporsi al caricamento dei propri dati e dei documenti clinici precedenti il 19 maggio 2020 nel Fascicolo sanitario elettronico. Ci si potrà opporre tramite tramite il servizio ‘Fse – Opposizione al pregresso’ disponibile online nel Sistema Tessera Sanitaria (TS) all’indirizzo www.sistemats.it. I medici di base e i pediatri utilizzano già il Fascicolo più dei diretti interessati: lo hanno consultato almeno una volta il 96% a livello nazionale. Le variazioni a livello regionale in questo caso sono molto più contenute passando da un utilizzo minimo dell’83% in Toscana, fino al 100% registrato in nove Regioni (Basilicata, Emilia Romagna, Molise, Trento, Piemonte, Sardegna, Valle d’Aosta e Veneto).

Diversità tra regioni

Probabilmente molti cittadini non sanno che esiste questo Fascicolo personale e i medici non hanno il tempo di spiegare. Perché sia utile dovrebbe essere arricchito sempre più di documenti e dati relativi allo stato di salute del cittadino, quali ad esempio, referti, lettere di dimissione, vaccinazioni, verbali di pronto soccorso. Le Regioni rendono disponibili le diverse tipologie di documenti all’interno dei fascicoli sanitari, che il cittadino può visionare, scaricare, conservare e condividere con il proprio medico, prestando il proprio consenso alla consultazione. Ma, tra l’altro, non tutte le regioni e gli enti offrono ancora la stessa tipologia di servizi.

Consultare i propri dati

Il Fascicolo personale risponde alle esigenze dei cittadini che potranno consultare dati clinici, accedere a prestazioni di telemedicina, emergenza-urgenza ed erogazione farmaci, prenotare prestazioni sanitarie. Il cittadino avrà il diritto di accedere al “Taccuino personale”, sezione riservata del Fse dove potrà inserire, modificare ed eliminare i dati e i documenti personali relativi ai propri percorsi di cura. Sarà anche uno strumento utile anche alle attività dei farmacisti, tra cui la distribuzione di farmaci e la verifica della terapia erogata, la registrazione e segnalazione di allergie e reazioni avverse ai farmaci; degli infermieri e di altri professionisti sanitari per la ricerca e consultazione dei dati clinici degli assistiti di cui seguono la cura; delle Direzioni Sanitarie Regionali, nell’ambito delle attività di prevenzione e programmazione sanitaria e degli enti di ricerca per supportare le attività di ricerca in campo medico e biomedico.

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