giovedì, 4 Luglio, 2024
Attualità

Morto Ismail Kadare, gigante della letteratura albanese candidato al Nobel

È venuto a mancare il primo luglio, a 88 anni, lo scrittore e poeta albanese Ismaïl Kadare, considerato uno dei maggiori autori dell’Europa orientale, L’annuncio del decesso, dopo essere stato trasportato d’urgenza in ospedale a seguito di un infarto, è stato dato dalla sua casa editrice Onufri di Tirana.

Ismail Kadare

Insignito dei più prestigiosi premi letterari internazionali, vincitore nel 2005 della prima edizione dell’International Booker Prize, nel 2009 del Premio Principe delle Asturie, più volte candidato alla selezione finale per il premio Nobel e membro d’onore dell’Académie française, Kadare era stato dal 1970 al 1982 membro dell’Assemblea del Popolo di Tirana e vicepresidente del Fronte Democratico dell’Albania. In seguito, per ripetuti contrasti e censure, pochi mesi prima del crollo del governo comunista albanese fu costretto a fuggire in Francia, dove ottenne l’asilo politico nel 1990 e dove la sua reputazione ha continuato a crescere attirando le lodi della critica. Con i suoi libri tradotti in 45 lingue ha esplorato la storia, le leggende albanesi e la cultura dei Balcani, esplorando i temi legati alla vita sotto il regime comunista del dittatore albanese Enver Hoxha (1908-1985), ma lui ha sempre insistito sul fatto di non essere uno scrittore politico.

Edizioni italiane

L’ultimo libro di Kadare ‘Quando un dittatore chiama’, uscirà in Italia ad ottobre 2024 pubblicato da La nave di Teseo nella traduzione di Cettina Caliò. Considerato tra i migliori libri del 2023 dal ‘Wall Street Journal’, selezionato per l’International Booker Prize 2024, nel romanzo di 164 pagine Kadare immagina i tre minuti di una telefonata tra Stalin e Pasternak e quello che questo momento assai poco conosciuto ha causato. Si narra che nel giugno del 1934 Joseph Stalin telefonò al famoso romanziere e poeta Boris Pasternak per discutere dell’arresto del poeta sovietico Osip Mandelstam. Intrecciando le testimonianze di personaggi legati a Pasternak e Mandelstam, scrittori come Isaiah Berlin e Anna Achmatova e giornalisti, Kadare da vita a un romanzo avvincente che mette in luce i rapporti tra arte e potere con un’affascinante combinazione di momenti onirici e indagini su fonti attendibili. Un racconto che rivela inquietanti similitudini con l’esperienza diretta di Kadare quando, sotto la feroce dittatura di Hoxha, ricevette anche lui una telefonata inaspettata. La nave di Teseo, presso cui è in corso di riedizione l’opera di Kadare, ha pubblicato La bambola (2017), La provocazione (2018), Aprile spezzato (2019), La città di pietra (2021), Le mattine al Café Rostand (2021), Il dossier O. (2022) e Il palazzo dei sogni (2023).

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