martedì, 2 Luglio, 2024
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“Sicurezza nei trasporti e sul lavoro, indicatore di civiltà”

Viareggio 2019.Mattarella commemora le 32 vittime del tragico incidente ferroviario

“La sicurezza nei trasporti, come quella sul lavoro, è un indicatore di civiltà.” Questo il pensiero del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella nota rilasciata dal Quirinale in occasione del quindicesimo anniversario della strage di Viareggio che costò la vita a un totale di 32 persone.

I fatti

“La notte del 29 giugno 2009, Viareggio venne ferita dalle conseguenze di un disastro ferroviario che, oggi come allora, ci appare inaccettabile” ha scritto Mattarella, ricordando una delle catastrofi ferroviarie peggiori della storia italiana contemporanea quando, alle 23 e 49 del 29 giugno 2009, un treno merci carico di gas propano liquido (GPL) deragliò mentre attraversava la stazione della cittadina toscana. L’incidente provocò la rottura di una delle cisterne del treno, causando una fuoriuscita di gas che, in pochi secondi, prese fuoco. L’esplosione che ne seguì fu devastante, trasformando il quartiere circostante la stazione in un inferno di fiamme e distruzione.

Il bilancio fu tragico: undici persone persero la vita quella notte, mentre le altre morirono successivamente a causa delle gravi ustioni riportate. Tra le vittime, tre erano bambini. Le fiamme avvolsero le abitazioni vicine, causando danni ingenti e lasciando molte persone senza un tetto. La forza dell’esplosione fu tale che alcuni edifici crollarono, intrappolando gli abitanti sotto le macerie.

Le operazioni di soccorso furono immediate, ma la situazione si rivelò subito drammatica. I Vigili del Fuoco e i soccorritori dovettero affrontare fiamme alte e temperature estreme, cercando di salvare chiunque potessero.

Immagini incancellabili

“Le immagini e la memoria di quella tragedia restano incancellabili – ha continuato l’inquilino del Quirinale nel comunicato stampa –

Nel quindicesimo anniversario, la Repubblica è vicina ai familiari che videro i loro cari inaspettatamente strappati alla vita e che, nel dolore, seppero avviare un percorso civile per accertare le responsabilità di quanto accaduto e per promuovere, ovunque, maggiore sicurezza nei trasporti”.

Sicurezza presupposto irrinunciabile

“Le reti infrastrutturali, e tra queste le ferrovie, sono condizione essenziale per la vita e lo sviluppo economico del Paese – ha proseguito Mattarella – La sicurezza è un presupposto irrinunciabile, oltre a essere un diritto primario di cittadini e utenti. Non si può derogare agli standard acquisiti, anzi il livello della sicurezza va elevato tramite controlli e tecnologie più efficaci e una crescita generale di consapevolezza”.

Sicurezza indicatore di civiltà

Nel finale del suo comunicato il Presidente della Repubblica ha ricordato come la sicurezza sia un punto fondamentale in qualsiasi contesto: “La sicurezza nei trasporti, come quella sul lavoro, è un indicatore di civiltà che deve prevalere su qualsiasi logica di profitto, perché incide sulla vita delle persone. È questa una lezione che mai deve essere dimenticata”.

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