lunedì, 1 Luglio, 2024
Società

Dall’inizio dell’anno 46 suicidi all’interno delle carceri italiane

Il dramma dei suicidi nelle carceri italiane ha raggiunto numeri preoccupanti: dall’inizio dell’anno fino al 20 giugno 2024, ben 46 detenuti si sono tolti la vita. Questo dato rappresenta un aumento significativo rispetto ai 34 suicidi registrati nello stesso periodo del 2023 e ai 33 del 2022, evidenziando un trend in peggioramento. L’analisi dei dati personali effettuata dal Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale delle 46 vittime mostra una netta predominanza di uomini (44) rispetto alle donne (2). La nazionalità delle persone suicidatesi è variata, con 25 italiani e 21 stranieri provenienti da 14 diversi Paesi. Le fasce d’età più colpite sono quelle tra i 26 e i 39 anni (24 persone) e tra i 40 e i 55 anni (11 persone). Le restanti vittime si distribuiscono tra i 18-25 anni (3 persone), i 56-69 anni (7 persone) e gli ultrasettantenni (1 persona). L’età media dei suicidi è di circa 40 anni.

Analizzando la posizione giuridica delle vittime, emerge che 19 erano condannate in via definitiva (41,3%), mentre 6 avevano una posizione mista con almeno una condanna definitiva e altri procedimenti in corso. Inoltre, 17 persone (37%) erano in attesa del primo giudizio, 2 erano ricorrenti, 1 era appellante e 1 era in internamento provvisorio.

Termini di reati

In termini di reati, la maggior parte delle persone che si è tolta la vita era accusata o condannata per reati contro la persona (24, pari al 52%), inclusi 10 per omicidio (tentato o consumato), 6 per maltrattamento in famiglia e 4 per violenza sessuale. Seguono i reati contro il patrimonio (14) e quelli legati alla legge sulla droga (4). Altri reati meno rappresentati includono immigrazione clandestina, detenzione di armi e concorso in reato. Un dato preoccupante riguarda la durata della permanenza in carcere: il 50% delle persone si è suicidato entro i primi sei mesi di detenzione, con 20 suicidi nei primi tre mesi e 5 nei primi 15 giorni, di cui 3 addirittura entro i primi 5 giorni dall’ingresso in istituto.

L’analisi dei fattori di vulnerabilità ha rilevato che 21 persone (45,65%) erano coinvolte in altri eventi critici, e di queste, 11 (24%) avevano già tentato il suicidio. Inoltre, 11 detenuti (24%) erano sottoposti alla misura della ‘grande sorveglianza’, e 4 di questi al momento del suicidio.

Distribuzione geografica

I suicidi sono avvenuti in 34 istituti (17,9% del totale delle strutture penitenziarie), con 6 casi verificatisi in Case di reclusione. La maggioranza dei suicidi si è verificata nelle sezioni a custodia chiusa (41 casi, pari all’89,13%), mentre nelle sezioni a custodia aperta sono stati registrati 5 casi (10,87%).

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