sabato, 29 Giugno, 2024
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Il Papa: “Spacciatori e trafficanti di droga sono assassini”

“Non possiamo ignorare le intenzioni e le azioni malvagie degli spacciatori e dei trafficanti di droga: sono degli assassini” ha affermato ieri Papa Francesco, “perché i trafficanti di droga sono trafficanti di morte”.

Udienza generale

Entra la papamobile in Piazza San Pietro, con a bordo cinque bambini che circondano Papa Bergoglio, il quale ha tenuto ieri udienza generale, in coincidenza con la Giornata Mondiale contro le droghe istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1987. La papamobile fa il giro tra i settori dell’ovale berniniano per salutare e benedire da vicino le migliaia di fedeli e pellegrini provenienti da tutto il mondo prima di dirigersi verso il famoso balcone.

Ricordando quanto detto da San Giovanni Paolo II, Francesco ha osservato anche che “ogni tossicodipendente ‘porta con sé una storia personale diversa, che deve essere ascoltata, compresa, amata e, per quanto possibile, guarita e purificata. […] Continuano ad avere, più che mai, una dignità, in quanto persone che sono figli di Dio’. Tutti hanno una dignità”. Ma “non possiamo tuttavia ignorare le intenzioni e le azioni malvagie degli spacciatori e dei trafficanti di droga: sono degli assassini”.

Il Papa ha poi ricordato Benedetto XVI, che “usò parole severe durante una visita a una comunità terapeutica: ‘Dico ai trafficanti di droga che riflettano sul male che stanno facendo a una moltitudine di giovani e di adulti di tutti gli strati sociali: Dio chiederà loro conto di ciò che hanno fatto. La dignità umana non può essere calpestata in questo modo’. E la droga calpesta la dignità umana”.

No alla liberalizzazione

“Una riduzione della dipendenza dalle droghe non si ottiene liberalizzandone il consumo, come è stato proposto, o già attuato, in alcuni Paesi”, sostiene Papa Francesco durante l’Udienza Generale di ieri, Giornata Mondale contro l’abuso e il traffico illecito di droga: “è una fantasia”, dice.

“Avendo conosciuto tante storie tragiche di tossicodipendenti e delle loro famiglie, sono convinto che è moralmente doveroso porre fine alla produzione e al traffico di queste sostanze pericolose”, ha precisato il Pontefice. “Quanti trafficanti di morte ci sono – perché i trafficanti di droga sono trafficanti di morte -, spinti dalla logica del potere e del denaro a ogni costo. Questa piaga, che produce violenza e semina sofferenza e morte, esige dalla società nel suo complesso un atto di coraggio”, ha aggiunto.

“La produzione e il traffico di droga hanno un impatto distruttivo anche sulla nostra casa comune. Ad esempio, questo è diventato sempre più evidente nel bacino amazzonico”. E ha aggiunto: “un’altra via prioritaria per contrastare l’abuso e il traffico di droghe è quella della prevenzione, che si fa promuovendo maggiore giustizia, educando i giovani ai valori che costruiscono la vita personale e comunitaria, accompagnando chi è in difficoltà e dando speranza nel futuro”.

Pregare per la pace

“siamo chiamati anche noi ad agire, a fermarci davanti alle situazioni di fragilità e di dolore, a saper ascoltare il grido della solitudine e dell’angoscia, a chinarci per sollevare e riportare a nuova vita coloro che cadono nella schiavitù della droga”. “In questa Giornata Mondiale contro la droga, come cristiani e comunità ecclesiali preghiamo per questa intenzione e rinnoviamo il nostro impegno”,

”Preghiamo per questi criminali che danno la droga ai giovani. Sono criminali, assassini, preghiamo per la loro conversione”. Ha esortato il Papa, ”In questa Giornata Mondiale contro la droga, – ha esortato Francesco – come cristiani e comunità ecclesiali preghiamo per questa intenzione e rinnoviamo il nostro impegno contro la droga”.

Ucraina e Matrimoni misti

Al termine dell’udienza generale, il Papa ha rinnovato il suo appello alla pace per i Paesi dove infuocano i conflitti. ”Sabato prossimo celebreremo la solennità dei Santi Pietro e Paolo, Patroni di Roma. Siate sul loro esempio discepoli missionari, testimoniando ovunque la bellezza del Vangelo. Alla loro intercessione affidiamo le popolazioni di Ucraina, Palestina, Israele, Myanmar perché possano presto ritrovare la pace”

Tra gli altri temi affrontati nella giornata di ieri, Bergoglio ha affrontato anche la questione dei matrimoni in cui i coniugi provengano da fedi diverse. Accogliendo, prima dell’udienza generale, un gruppo di mussulmani di Bologna, il Papa ha detto: “Cari amici, auspico che, là dove vivete, possiate mantenere buoni rapporti con la Chiesa cattolica: con il Vescovo, con il clero e con i fedeli, nel rispetto reciproco e nell’amicizia. Il mondo, specialmente in questo momento storico, ha bisogno di credenti coerenti e fortemente impegnati nella costruzione e nel mantenimento della pace sociale e mondiale. Vi ringrazio di essere anche voi, insieme alle vostre comunità, tra questi ‘artigiani’ della pace”.

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