sabato, 28 Settembre, 2024
Attualità

I vescovi della Comece con Papa Francesco. L’Europa è debole, ma necessaria

I grandi temi da affrontare: pace, diritto alla vita e intelligenza artificiale

Papa Francesco ha incontrato gli otto membri della presidenza della Commissione degli episcopati dell’Unione Europea, riuniti nella Comece. Un incontro che arriva a pochi giorni dalle elezioni europee, il cui risultato è stato uno dei temi di discussione, insieme alla pace e al commercio di armi. Monsignor Mariano Crociata, presidente della Comece e vescovo di Latina-Terracina-Sezze-Priverno ha raccontato che si è trattato di un incontro durante il quale il Papa ha sottolineato di guardare “con molto realismo la situazione, nel senso che vede, anche dopo queste elezioni, un’Europa debole e tuttavia un’Europa necessaria, perché, come ha scritto del resto in altre circostanze, l’eredità, il patrimonio culturale, umano, tecnico, storico che ha alle spalle la rende unica nel contesto dell’umanità.” I vescovi europei, con Papa Francesco, non nascondo di vedere “un’Europa debole”. Debolezza anche “accresciuta” dalla ultime elezioni. La Comece pertanto si è ripromessa un sempre maggiore impegno “nell’’ambito di competenza, che è quello di intavolare un dialogo, far giungere sollecitazioni, pareri, relazioni su temi specifici e sollecitare, perché davvero l’Europa svolga il suo compito, assuma il suo ruolo e si prenda le sue responsabilità facendole valere nel contesto internazionale, soprattutto in una fase così complicata come questa.”

Cercare nuovi equilibri

Monsignor Crociata ha dichiarato che “la democrazia è viva in Europa”, è “in movimento” e pertanto “richiede un’attenta valutazione e un attento accompagnamento. “La speranza – ha continuato Monsignor Crociata – è che si ritrovi un equilibrio tale da indurre tutti a portare il proprio contributo ad una maggioranza il più possibile solida e il più possibile forte, perché senza unità e senza la forza della Commissione e dell’orientamento dell’Unione europea nel suo insieme difficilmente il cammino della stessa Unione europea sarà davvero di crescita di sviluppo e di capacità di affrontare i nodi sempre più complessi che sono dinanzi.”

Bisogno di continuità e innovazione

La Comece non lavora in termini di valutazioni politiche, ma comunque osserva che “l’istituzione come tale ha bisogno di continuità, però ha anche bisogno di una componente di innovazione di nuova iniziativa perché quello che sembra mancare, a proposito di Europa debole, è una capacità di incisività, di influenza effettiva da parte dell’Europa nelle grandi questioni che poi si intrecciano tra interno ed esterno nel mondo di oggi.” I vescovi europei, comunque, segnalano alcuni grandi temi come il diritto alla vita, l’intelligenza artificiale dove, invece, l’Europa sta dimostrando di riuscire a incidere con l’introduzione di regole di prevenzione, e la pace. Purtroppo, riguardo la guerra russo-ucraina, ammette Monsignor Crociata, la debolezza dell’Europa si ripecuote soprattutto sul ruolo diplomatico: “Sembra che l’Unione non riesca ad esprimere un’iniziativa capace di farsi notare e di incidere anche nel rapporto con altri soggetti internazionali nel contesto geopolitico globale. Questo è dunque un’altra cosa che va notata e che dice appunto come sia cruciale la forza politica che viene dall’unità o dalla convergenza delle forze politiche che l’Unione europea dovrebbe maturare ed esprimere.”

Il diritto alla vita

Infine, riguardo il diritto alla vita, apre al tema “dell’aborto e delle questioni della vita, della famiglia o se vogliamo anche della demografia con la differenza che queste questioni presentano tra loro. Qui è in atto un’azione di tipo di tipo ideologico perché l’insistenza – sebbene la competenza dell’Unione su questo non sia diretta – ma l’insistenza di forze politiche significative e numerose, di tentare di portare nella Carta dei diritti dell’Unione Europea l’aborto è qualcosa che veramente impressiona.”

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