domenica, 17 Novembre, 2024
Società

Cresce il numero delle persone aiutate dalle Caritas diocesane

I dati illustrati lo scorso mercoledì da Caritas Italiana non sono solo cifre, ma rappresentano i “volti” di 269.689 persone povere, che a loro volta sono parte di altrettante famiglie. Il Report statistico nazionale 2024 di Caritas Italiana, presentato a Roma, offre una fotografia drammatica della povertà in Italia, basata sulle informazioni raccolte da 3.124 Centri di ascolto e servizi delle Caritas diocesane, distribuiti in 206 diocesi in tutto il Paese.

Il Report rivela che nel 2023 la quota dei nuovi poveri ascoltati è calata, passando dal 45,3% al 41,0%. Al contrario, cresce il numero di persone con povertà “intermittenti” e croniche, che oscillano tra il “dentro-fuori” dalla condizione di bisogno o che rimangono a lungo vulnerabili: una persona su quattro è infatti assistita da una Caritas diocesana da 5 anni o più. Questo indica uno “zoccolo duro” di povertà che si trascina di anno in anno, spesso dovuto a più fattori; il 55,4% dei beneficiari nel 2023 ha manifestato contemporaneamente due o più ambiti di bisogno.

Chi si rivolge alla Caritas

Si tratta di donne (51,5%) e uomini (48,5%), con un’età media di 47,2 anni. L’incidenza delle persone straniere è calata al 57,0%. Alta è l’incidenza delle persone con figli: due persone su tre (66,2%) dichiarano di essere genitori. Oltre i due terzi delle persone in povertà hanno livelli di istruzione bassi o molto bassi (67,3%), condizione che si accompagna a una cronica fragilità occupazionale, in termini di disoccupazione (48,1%) e di “lavoro povero” (23%). Non è solo la mancanza di lavoro a spingere a chiedere aiuto: quasi un beneficiario su quattro è un lavoratore povero. Inoltre, la percentuale dei percettori del Reddito di Cittadinanza, ora sostituito dall’Assegno di Inclusione, si attesta al 15,9%, in calo rispetto agli anni precedenti.

I riscontri

Le risposte della rete Caritas sono state numerose e diversificate. Complessivamente, sono stati erogati oltre 3,5 milioni di interventi, una media di 13 interventi per ciascuna persona assistita. In particolare, il 73,7% ha riguardato l’erogazione di beni e servizi materiali, l’8,9% gli interventi di accoglienza, il 7,3% le attività di ascolto, il 5,2% il sostegno socio-assistenziale e l’1,7% interventi sanitari. Il Report include anche tre focus tematici che analizzano specificamente la povertà delle famiglie con bambini, la condizione delle persone senza dimora e di quelle in solitudine, in particolare gli anziani.

Sognare un umanesimo autentico

“Questo secondo Report statistico – ha sottolineato il direttore di Caritas Italiana, don Marco Pagniello – si colloca in un tempo particolare, segnato da vicende che toccano le nostre comunità. Da un lato le crisi internazionali che condizionano pesantemente i rapporti tra i Paesi e lo sviluppo di percorsi di pace, dall’altro l’incessante aumento della povertà e la forte incidenza di situazioni di rischio e vulnerabilità. Di fronte a questi scenari la Chiesa continua a sognare e ad affermare un umanesimo autentico, secondo cui ogni essere umano possa realizzarsi pienamente, vivendo in un mondo più giusto e dignitoso”.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Strage 3 ottobre, Lampedusa “al centro dell’Europa”

Redazione

Fini (Cia-Agricoltori): acqua tra siccità e sprechi è emergenza

Leonzia Gaina

Il deserto del commercio. Scompaiono 100 mila esercizi e 16 mila ambulanti 

Maurizio Piccinino

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.