domenica, 17 Novembre, 2024
Esteri

Putin per la pace chiede Ucraina neutrale. Stati Uniti: lui è l’invasore

Nato: Crosetto, l’Italia è contraria ai 40 miliardi per Kyiv

Aiuti, prestiti, accordi per il futuro dell’Ucraina. Di questo parlano i grandi dell’Occidente, mentre il Presidente della Russia, Vladimir Putin minaccia ritorsioni per l’utilizzo degli asset congelati, ma poi tende la mano in vista della Conferenza di pace in Svizzera. Per le grandi potenze riunite in Italia, in Puglia, deve essere la Russia a “pagare per i danni che ha causato all’Ucraina. Secondo la Banca Mondiale, questi danni superano ormai i 486 miliardi di dollari.” Tanto che il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, sottolinea che “i 40 miliardi annui” per l’Ucraina “non ci sono, l’Italia ha detto che non è d’accordo a un impegno di questo tipo, che avrebbe significato per noi 3,5 miliardi all’anno aggiuntivi, dato che già facciamo difficoltà ad arrivare al 2%. Quando raggiungeremo il 2%, discuteremo di ulteriori investimenti.” Condizione confermata anche per altri Paesi e il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha preso atto che “non abbiamo ancora un accordo” su un “impegno finanziario di lungo termine” per l’Ucraina. Il G7 nella dichiarazione finale appoggerà la “formula di pace” proposta da Zelensky: “il nostro obiettivo finale rimane una pace giusta, duratura e globale in linea con il diritto internazionale, la Carta dell’Onu e i suoi principi, nonché il rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina. Continueremo a sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario”.

Oggi la Conferenza in Svizzera

E mentre si parla di guerra, soprattutto di spesa pubblica per finanziare produzioni e acquisti di armi, si torna a parlare anche di pace. Ieri con una proposta fatta dal Presidente russo Vladimir Putin e tra oggi e domani se ne parlerà alla Conferenza di Lucerna proposta dall’Ucraina. Il capo del Cremlino ha proposto “non un cessate il fuoco”, ma una vera e propria “cessazione delle ostilità”. Ma alla condizione che gli ucraini si ritirino da quattro regioni e rinuncino a entrare nella Nato. Se l’Occidente e l’Ucraina rifiuteranno, ha avvertito Putin, si assumeranno la “responsabilità della continuazione dello spargimento di sangue”. Il Presidente russo ha chiesto che l’Ucraina ritiri le sue truppe dai territori del Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia e rinunci all’adesione alla Nato. Insomma, che l’Ucraina abbia uno status “neutrale, non allineato” e che “non abbia armi nucleari”. A Presidente russo ha risposto il Segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin: “Putin ha occupato illegalmente il territorio ucraino sovrano e non è in alcuna posizione di dettare all’Ucraina cosa deve fare per portare la pace”. Mentre il Segretario della Nato Stotlenberg ha definito quella di Putin “non una proposta di pace, ma una proposta di maggiore aggressione e maggiore occupazione e dimostra in un certo senso che l’obiettivo della Russia è controllare l’Ucraina.

Pokrovsk sotto assedio

Guerra e pace si intersecano e intanto le forze russe hanno intensificato gli attacchi sul fronte vicino a Pokrovsk, nella regione orientale di Donetsk, dove attacchi notturni hanno ferito almeno sei persone. La Russia ha rivendicato nel settembre 2022 l’annessione di questa regione mineraria e ha continuato ad avanzare negli ultimi mesi. “Il settore di Pokrovsk è il più intenso in termini di attacchi nemici” ha affermato lo Stato maggiore ucraino, spiegando che “più del 60% del totale dei 48 combattimenti sull’intera linea del fronte” ha avuto luogo in questa zona. L’Ucraina ha tentato un massiccio attacco con droni dai cieli di Rostov, ma sono stati tutti neutralizzati.

Il Giappone aiuta Kiev

Kiev, intanto, ha firmato un accordo bilaterale per la sicurezza solo con gli Stati Uniti, ma anche col Giappone. L’accordo prevede la fornitura a Kiev di equipaggiamenti non letali e cooperazione in materie come l’intelligence e lo sminamento, dato che la Costituzione pacifista nipponica impedisce la fornitura di armi. Anche questo accordo sarà valido per dieci anni, viene firmato durante i lavori del G7 in Italia dal capo del governo di Tokyo, Fumio Kishida, e dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Il Giappone sosterrà inoltre l’Ucraina nella cura dei soldati feriti e nella ricostruzione, anche con iniziative tese a “migliorare la situazione umanitaria di donne e bambini” e a rilanciare il settore agricolo.

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