Ieri 12 giugno Camera e Senato hanno celebrato un anno dalla scomparsa di Silvio Berlusconi avvenuta il 12 giugno 2023 a 86 anni. Assenti i rappresentanti del M5S, critici quelli di AVS, solo una parte del Pd partecipa agli applausi.
Gli interventi alla Camera
La Camera ha aperto la seduta alle 10.30 osservando un minuto di silenzio in memoria del Cavaliere. Al termine del ricordo da parte del presidente Lorenzo Fontana i deputati del MoVimento 5 stelle, di AVS e parte del Partito democratico non hanno partecipato all’applauso. Al contrario i deputati di Forza Italia, quando il nome di Berlusconi è stato citato dal capogruppo Paolo Barelli nel suo intervento, si sono alzati. Tra i dem che hanno partecipato all’applauso in memoria dell’ex premier, da segnalare Enrico Letta, mentre dalla tribuna della Camera anche Gianni Letta partecipava alla commemorazione.
Silvio Berlusconi “ha attraversato da protagonista assoluto fasi cruciali e complesse della vita del Paese, imprimendo un forte e indelebile segno nella storia economica, industriale e politica italiana, europea e internazionale”, ha detto il presidente della Camera, ricordandolo come “strenuo difensore dei valori della libertà e della democrazia liberale, il suo impegno politico è stato sempre ispirato da coerenza ideale e da un’autentica umanità”. “Con Silvio Berlusconi scompare – ha concluso Fontana – una personalità di primo piano della nostra storia repubblicana e una figura di riferimento per tutti i moderati”.
Il primo a prendere la parola è stato il capogruppo alla Camera di Forza Italia, Paolo Barelli, che ha voluto ringraziare Gianni Letta e ringraziare la compagna del Cav. Marta Fascina, che però era assente. Commosso l’intervento di Barelli, per il quale la morte di Silvio Berlusconi ha lasciato “un vuoto incolmabile nelle nostre anime e nei nostri cuori, nelle persone che gli hanno voluto bene, che hanno creduto in lui e che avuto il privilegio di averlo accanto”. Ha quindi sottolineato il ricordo personale del “rapporto ventennale con il presidente, e l’onore di condividere momenti privati con la famiglia, con i figli che gli hanno voluto bene. Non si può dimenticare Marta Fascina, la sua compagna che gli è stata accanto, con amore e dedizione straordinari, per cui sono onorato di averla nel gruppo che rappresento”. “Il governo Meloni – ha concluso – è per noi la continuazione ideale dell’opera del fondatore di Forza Italia e del centrodestra”.
Segue il tributo del vicepremier e ministro degli Esteri Tajani: “Berlusconi esaltò la dignità anche quando alcuni cercarono di umiliarlo. Rispettò una sentenza che pur reputava ingiusta. Seppe stare ultimo fra gli ultimi dimostrando una grandezza che soltanto i grandi della storia sanno dimostrare”. E ha concluso ricordando che “il futuro dei valori in cui lui credeva sono stati determinanti per la nascita della coalizione del centrodestra dovranno camminare sulle gambe di chi ha creduto in lui”.
Il capogruppo di Fdi Tommaso Foti ha invece preferito un tono più accorato, denunciando che “oggi questa Camera ha perso una occasione. Negare la diretta tv di questa commemorazione quando era stata concessa in Senato significa che sono passati tanti anni ma l’odio ad personam continua”.
“È per me un dovere morale prima che politico rendere onore a Silvio Berlusconi”, ha ammesso la deputata di Azione Mara Carfagna: “è stato il mentore che mi ha spinto a fare politica: non lo dimentico e la riconoscenza, l’affetto e la stima non sono mai venute meno anche quando le nostre strade in politica si sono divise”
La capogruppo del Pd Chiara Braga, rivendicando la rivalità politica – “Fu rivale ma mai nemico” – ha preferito rivolgersi “alla famiglia di Silvio Berlusconi ed alla famiglia politica di Fi che ha perso una guida. Egli ha rappresentato per 30 anni il centrodestra in Italia e gli abbiamo reso omaggio partecipando al funerale: un atto dovuto per lui e per i cittadini che lo hanno seguito”.
Il deputato Filiberto Zaratti di Avs, invece, ricorda: “Non si può svolgere contemporaneamente il ruolo dell’uomo d’affari e quello del politico liberale. Lui fino all’ultimo è rimasto un uomo di affari con un conflitto di interessi mai risolto fino alla fine. Ma aveva una visione chiara del mondo su cui ha costruito una alleanza sociale e politica diversa dalla nostra con cui ha governato. È difficile considerarlo un perseguitato: i perseguitati sono altri…”. e ha concluso: “Noi abbiamo combattuto soprattutto il berlusconismo. È stato un protagonista del nostro tempo seppur divisivo: per questo abbiamo criticato il lutto nazionale, una forzatura che non serviva”.
I deputati del M5S si sono invece limitati a rilasciare una nota: “Il MoVimento 5 Stelle parteciperà in silenzio alla commemorazione di Silvio Berlusconi alla Camera e nessuno dei suoi Deputati prenderà la parola. La scelta, già assunta in Senato, è determinata dal doveroso rispetto per la famiglia di Berlusconi e per la sua comunità politica, ma anche dalla coerenza verso i valori e le battaglie del Movimento 5 Stelle”. A conclusione della nota, poi, ribadiscono la grande distanza tra la storia politica di Berlusconi e quella del MoVimento 5 Stelle, e la contrarietà all’istituzione del lutto nazionale, sottolineando “una narrazione mediatica a reti unificate che ha volutamente rimosso le sue responsabilità politiche e culturali”.
Gli interventi al Senato
Alle 15.30 a Palazzo Madama l’Aula era piena nei banchi della maggioranza, pochi invece i senatori di opposizione presenti. Il M5s, come anticipato, non ha partecipato alla commemorazione, tra le critiche dei partiti di governo.
Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha esordito: “Che cosa ha fatto Berlusconi di unico? Aveva la capacità di sognare, ma questa ce l’avevano tanti; lui aveva la capacità di realizzare i sogni”. Per esempio, ha continuato, “inventò la discesa in campo, e nessuno immaginava che Fini e Bossi potessero scendere in campo insieme, solo lui poteva sognare una compagine così innovativa e vincente. Anche la città Milano 2 allora era un sogno e lui lo realizzava. Chi poteva immaginare che potesse esserci uno spazio concorrenziali per le Tv e lui lo ha realizzato. Chi poteva immaginare che il Milan sull’orlo del fallimento poteva diventare la squadra più vincente del mondo”
La Russa ha quindi concluso salutando i familiari, i figli, i nipoti e la compagna assente, prima di invitare l’aula ad un minuto di silenzio al termine del quale anche il Senato ha tributato un applauso a Berlusconi.
Finito l’applauso, il primo a prendere la parola è stato il capogruppo di FI Maurizio Gasparri: “Le imprese politiche, pubbliche ed economiche hanno contraddistinto la vita di Berlusconi, ma la sua umanità va ricordata più di tutto – prosegue Gasparri, – Era primo in tutto: edilizia, calcio, televisioni, politica. Ovunque è andato ha valorizzato le classi dirigenti”.
Il Ministro degli esteri Tajani, che ieri ha ricordato Berlusconi già in apertura della riunione della segreteria di FI, poi al Consiglio dei Ministri, poi alla Camera, è infine intervenuto anche in Senato, ricordando la “forte vicinanza di Berlusconi agli Stati uniti, da chiunque fossero governati”, e “il suo dispiacere per un atteggiamento che non condivideva più di quello che considerava un amico, Putin. Diceva sempre ‘è un uomo che è cambiato’ e votò al Parlamento europeo contro l’invasione dell’Ucraina a dimostrazione che prevaleva in lui il valore della libertà rispetto a quella che era stata un’amicizia”.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è intervenuta sui social: “Nel primo anniversario della scomparsa di Silvio Berlusconi, desidero ricordare un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella storia politica italiana. Abbiamo condiviso molte battaglie e momenti decisivi per la nostra Nazione. Anche nel suo ricordo, continueremo a dare il massimo per ridare visione e grandezza all’Italia. Ciao Silvio”.