A pochi giorni dagli esami di Maturità, emerge una critica significativa riguardo all’insegnamento della Storia nei programmi scolastici italiani, che faticano ad arrivare alla Storia moderna. Secondo un sondaggio di Skuola.net, che ha interpellato circa mille studenti in procinto di sostenere gli esami, esiste una sostanziale lacuna nella conoscenza storica dei maturandi, in particolare su periodi storici lontani a scapito di quelli più recenti.
L’indagine rileva che circa il 51% degli studenti preferirebbe approfondire il periodo del secondo dopoguerra e degli anni ’70 del Novecento, piuttosto che dedicare tempo ai primi cicli scolastici parlando di preistoria e dinosauri. Solo uno su cinque studenti ha studiato gli anni ’60 e ’70, meno di un terzo ha parlato del periodo dopo la guerra e solo il 14% ha studiato entrambi i conflitti mondiali. Ancora più allarmante è il fatto che l’8% degli studenti non ha superato la Prima Guerra Mondiale nel loro percorso di studio.
Meglio la letteratura
In campo letterario, la situazione sembra essere leggermente migliore, con il 32% degli studenti che ha completato il programma di Letteratura italiana e il 27% che ha studiato la maggior parte degli autori principali dell’Ottocento e del Novecento. Tuttavia, il 24% non è riuscito a concludere lo studio degli ultimi autori in programma.
Per quanto riguarda le materie specifiche dell’indirizzo di studio, tre studenti su quattro, invece, hanno completato il programma previsto. Nonostante ciò, il 17% intende tentare un recupero completo degli argomenti mancanti e il 23% si concentrerà solo su ciò che è stato effettivamente spiegato dai docenti.
Necessario rivedere i programmi scolastici
Questi dati riaccendono il dibattito sulla necessità di riformare i programmi scolastici per migliorare la preparazione degli studenti, offrendo loro la possibilità di conoscere e approfondire gli argomenti storici più recenti, spesso fondamentali per comprendere il mondo contemporaneo. Molti studenti si lamentano di dover dedicare troppo tempo a periodi storici considerati meno rilevanti, come la preistoria, a discapito di quelli più recenti.
La discussione sulla riforma dei programmi scolastici è quindi più che mai attuale, con la richiesta di una distribuzione dei contenuti storici che permetta una maggiore copertura degli eventi del XX secolo, cruciali per comprendere la realtà odierna.