C’è chi esulta come il premier Meloni per il record di Fdi, “ci hanno visto arrivare ma non sono riusciti a fermarci”;
e con lei i due vice: Tajani per l’affermazione di FI, “risultato straordinario” e Salvini che rilancia: “Ci davano per morti ma siamo vivi e vivaci”. Dalla opposizione la leader del Pd Elly Schlein si dice soddisfatta e spiega: “un risultato per noi straordinario”. A gioire sono i leader di Alleanza verdi e sinistra, Fratoianni e Bonelli, la lista più premiata dal voto dei fuorisede alle elezioni Europee con una sottolineatura: “Ilaria Salis è europarlamentare”. Delusione per Conte e il M5S: “prendiamo atto del risultato, sicuramente molto deludente”. Sconfitti e fuori dal parlamento Ue, Renzi-Bonino e Calenda.
Meloni 2 milioni di preferenze
La premier supera i due milioni di voti di preferenza. Non sono ancora scrutinate tutte le sezioni e Meloni ha già 527mila voti nel nordovest, 466mila nel nordest, 418mila nel centro, 475mila nel sud e 190mila nelle isole. FdI è il primo partito in tutte le circoscrizioni eccetto il sud, dove prevale il Pd. “Ci siamo visti qui due anni fa ed era una bella notte, per me questa è ancora più bella”, commenta Giorgia Meloni, “Dopo due anni di governo nella peggiore situazione possibile” il voto ci ha detto “non speriamo che voi siate ma voi siete”. “L’Italia si presenta al g7 e in Europa con il governo più forte di tutti, è una soddisfazione e anche una grande responsabilità”.
“Voglio dire grazie a quella maggiorana di italiani che ha continuato a scegliere Fdi e il centrodestra, sono orgogliosa del risultato anche di Forza Italia e della Lega, che la maggioranza che governa questa nazione sia riuscita a crescere insieme. E’ un messaggio che arriva dagli italiani, ‘andate avanti’ e fatelo con maggiore determinazione se possibile”. “Il sistema sta diventando di nuovo bipolare, è una buona notizia, ci sono visioni che si contrappongono e su cui si chiede ai cittadini da che parte stanno. oggi ci hanno detto che stanno dalla nostra parte”. “Nel caso nostro ci hanno visto arrivare ma non sono riusciti a fermarci”:
Gioia per Antonio Tajani
“Un risultato straordinario, Forza Italia cresce rispetto a tutte le ultime elezioni” dice il leader azzurro che osserva come: “il centrodestra e il PPE sono più forti” allontanando così possibili nubi sulla maggioranza. Anzi, secondo quanto viene riferito, tra gli azzurri c’è fiducia, moderazione, calma e già un occhio rivolto alla formazione della nuova Commissione Ue.
“Il centro è nel centrodestra”, osserva Maurizio Lupi di Noi Moderati che ha corso assieme a Fi preannunciando “dalla prossima settimana, una volta analizzati bene i flussi dei voti, una riflessione su questo”
Salvini e la rinascita
“Da un anno ci davano per morti, siamo vivi e vivaci”, osserva Salvini che subito si dice soddisfatto per il risultato di Roberto Vannacci, approvato dal popolo alla faccia dei “dubbiosi”. Poi derubrica a “stranezza” il voto di Umberto Bossi, come annunciato dall’ex segretario della Lega lombarda Paolo Grimoldi, a un indipendente nelle liste di Forza Italia. E conferma che il congresso federale si terrà “entro l’autunno”. “L’Italia ha bisogno di un governo solido”, aggiunge.
Schlein: risultato straordinario
E’ un risultato per noi straordinario, siamo il partito che cresce di più dalle politiche”, scandisce sull’altro fronte Elly Schlein dal Nazareno che vede accorciarsi “le distanze rispetto a FdI” e sente forte la responsabilità “di costruire l’alternativa” continuando “a essere testardamente unitari” per “costruire l’alternativa” anche alla luce del fatto che “la somma delle forze di opposizione supera quella della maggioranza”.
Fratoianni & Bonelli top
Per Alleanza Verdi Sinistra è un risultato straordinario» dice Fratoianni. Sottolinea l’aggettivo “straordinario”, per tre volte, quasi a voler prendere le misure. “Questo voto si colloca in un quadro preoccupante per l’Europa. Ma se c’è uno sconfitto è l’asse delle guerra Macron-Scholz”.
La delusione di Conte
Il leader del M5S annuncia “una riflessione interna” prendendo “atto del risultato, sicuramente molto deludente”. “Potevamo fare meglio” è la sua osservazione davanti ad una “valutazione dei cittadini insindacabile”.
Renzi e Calenda sotto il 4%
Niente da fare per Stati Uniti d’Europa di Renzi-Bonino e Azione di Carlo Calenda.
“Niente, è andata male”, commenta Matteo Renzi archivia Stati Uniti d’Europa nelle elezioni europee 2024: niente 4%, il quorum non viene superato. “Purtroppo la lista Stati Uniti d’Europa è rimasta fuori per pochissimo dal Parlamento Europeo. Mi spiace molto e vorrei abbracciare i volontari che si sono spesi per questa idea: siete stati meravigliosi. La gratuità del vostro servizio allarga il cuore. Vorrei abbracciare uno a uno le migliaia di persone che hanno scritto il mio nome sulla scheda”.
Per Azione parla Matteo Richetti: “È una giornata complicata per i liberali in Europa, visto ciò che è accaduto in Francia e anche in Italia, col rischio per Azione di rimanere poco sotto la soglia di sbarramento. Ma questo non toglie nulla alla qualità della proposta e dei candidati che abbiamo messo in campo”.
Il record dell’astensionismo
A vincere anche chi non ha votato ed è il nuovo record storico dell’astensionismo: solo il 49,67% degli aventi diritto – meno di un italiano su due – si è recato alle urne (alle ultime europee nel 2019 erano stati il 54,5%, in calo rispetto alla tornata del 2014 quando la percentuale era stata del 57,22%). Un dato, ma soprattutto un trend, che apre una riflessione sia nei partiti di maggioranza che di opposizione.