giovedì, 21 Novembre, 2024
Politica

Europee, FdI conferma la propria leadership. Bene il Pd, male il M5S

La maggioranza Ursula tiene, ma nel vecchio continente avanzano le Destre. Choc Macron

È iniziato alle 23 in punto lo spoglio delle elezioni europee per scegliere i 76 membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia (dei 720 totali). E le prime proiezioni (circa l’8% delle schede scrutinate) non hanno presentato particolari scossoni rispetto alla situazione politica del Paese (a differenza di quando accaduto in alcuni Paesi del vecchio continente come vedremo dove crescono le Destre). Fratelli d’Italia, guidato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, stando ai primi numeri comunicati da Opinio Italia all’interno di ‘Porta a porta’ di Bruno Vespa, consolida la propria leadership, confermando la tendenza già emersa nelle elezioni politiche nazionali (27,7%). Il Partito democratico, sotto la guida di Elly Schlein, mantiene una solida seconda posizione (23-7%), mentre il Movimento 5 Stelle registra una performance che lo colloca come terza forza politica (11-1%), ma in calo rispetto agli ultimi anni. Forza Italia (10,5%) e Lega (8) si contendono la quarta posizione, seguite da Alleanza Verdi e Sinistra (6,6%). La soglia di sbarramento del 4% diventa cruciale per Stati Uniti d’Europa (4%) e Azione (3%) che sperano di superare il limite per ottenere rappresentanza.
Di certo all’interno di queste elezioni ha vinto l’astensionismo (soprattutto al Sud), se si pensa che meno di un italiano su due è andato al voto: 10 anni fa la percentuale fu del 57,22%, nel 2019 del 54,5%.

Maggioranza Ursula

Ma come è andato in generale il voto all’interno dell’Ue? La coalizione dei partiti filo europei, che formano la maggioranza Ursula, è riuscita a mantenere il controllo del Parlamento europeo con 404 seggi su un totale di 720, nonostante la significativa avanzata delle formazioni di ultradestra. Il Partito popolare europeo si è confermato come la principale forza politica, ottenendo 181 deputati, un incremento rispetto ai 177 seggi precedenti (“Questo è un enorme successo per il nostro candidato principale Ursula von der Leyen e il nostro presidente Manfred Weber” la nota del Ppe). Ma i Socialisti e Democratici (S&D) e i liberali di Renew Europe hanno subito una riduzione di seggi: i socialisti sono scesi da 140 a 135, mentre Renew Europe è passato da 102 a 82.

Elezioni in Francia

I primi risultati provenienti dai vari Paesi europei hanno indicato un significativo spostamento verso Destra in alcune nazioni chiave. In Germania, l’estrema Destra di Alternative für Deutschland (AfD) si è posizionata come secondo partito, superando i Socialdemocratici dell’Spd del cancelliere Olaf Scholz. In Austria, l’estrema Destra è il primo partito, segnando un trionfo senza precedenti.
In Francia, il Rassemblement National (RN) di Marine Le Pen, sotto la guida di Jordan Bardella, potrebbe ottenere un risultato eccezionale, raddoppiando i voti rispetto al partito macroniano Renaissance. Questo successo dell’estrema Destra ha avuto immediate conseguenze politiche: il presidente francese Emmanuel Macron è intervenuto in diretta televisiva per annunciare lo scioglimento dell’Assemblea nazionale e l’indizione di elezioni anticipate, previste per il 30 giugno e il 7 luglio.
In Spagna la vittoria è andata al Partido Popular, seconda piazza per i socialisti e terza piazza per l’ultradestra di Vox. In Ungheria con il 43,7% dei voti Viktor Orban si è confermato il più votato, ma ha perso 8 punti rispetto a cinque anni fa. Bene quindi Tisza con il 31% delle preferenze.

Amministrative

I primi exit poll della Rai sulle elezioni amministrative a Bari vedono Vito Leccese, candidato del Centrosinistra, in testa con una forbice tra il 42% e il 46% dei voti. Fabio Romito, candidato del Centrodestra, segue con il 31-35%, mentre Michele Laforgia, sostenuto dal Movimento 5 Stelle e dalla sinistra, raccoglie il 20-24%.
A Pescara, Carlo Masci del Centrodestra è in vantaggio con una percentuale tra il 47,5% e il 51,5%. Il candidato del Centrosinistra, Carlo Costantini, segue con il 34-38%. Domenico Pettinari, con una lista civica, ottiene il 9-11%, mentre Gianluca Fusilli degli Stati Uniti d’Europa si attesta tra il 3,5% e il 5,5%.
Nella città di Perugia, Vittoria Ferdinandi, sostenuta dal Centrosinistra e dal Movimento 5 Stelle, è avanti con il 49-53% dei voti. Margherita Scoccia del Centrodestra è vicina, con il 44-48%. Massimo Monni, candidato con una lista civica, raccoglie tra l’1% e il 3%.
A Bergamo, il Centrosinistra con Elena Carnevali domina con una forbice tra il 53% e il 57%. Andrea Pezzotta del Centrodestra segue con il 39-43%, mentre Vittorio Apicella del Movimento 5 Stelle è al 3-5%.
Francesco Fanelli del Centrodestra guida la corsa a Potenza con il 47,5-51,5%. Vincenzo Telesca del Centrosinistra si posiziona tra il 21% e il 25%, seguito da Pierluigi Smaldone del Movimento 5 Stelle con il 14-18%. Francesco Giuzio, con una lista civica, ottiene l’8-12%.
A Caltanissetta, Walter Tesauro del Centrodestra è in testa con il 37-41%. Annalisa Petitto del centrosinistra segue con il 30-34%, mentre Roberto Gambino del Movimento 5 Stelle raccoglie il 21-25%. Angelo Failla, candidato con una lista civica, ottiene il 3-5%.
Nel capoluogo molisano, Aldo De Benedittis del Centrodestra è in vantaggio con il 49-53%. Marialuisa Forte, sostenuta da centrosinistra e Movimento 5 Stelle, segue con il 31-35%, mentre Pino Ruta con una lista civica ottiene il 14-18%.

Regione Piemonte

Per la presidenza della Regione Piemonte, il Centrodestra con Alberto Cirio è in testa con il 50-54%. Gianna Pentenero del centrosinistra segue con il 34-38%, Sarah Disabato del Movimento 5 Stelle è al 7-9%, e Francesca Frediani di Piemonte Popolare si attesta tra l’1,5% e il 3,5%.

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