mercoledì, 26 Giugno, 2024
Esteri

Messico: l’OMS conferma la morte di un uomo per un ceppo di influenza aviaria mai osservato prima negli esseri umani

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha confermato, mercoledì, il decesso, avvenuto il 24 aprile, di un uomo di 59 anni a causa di un ceppo di influenza aviaria H5N2. Si tratta del primo caso umano di infezione da virus H5 segnalato nel paese sudamericano e della prima morte umana dovuta al sottotipo H5N2 di influenza aviaria. L’OMS ha dichiarato che la vittima non era stata esposta a volatili o altri animali. Finora, ci sono stati tre focolai di H5N2 nel pollame in Messico; tuttavia, gli scienziati non sono riusciti a stabilire un collegamento con la vittima.

Il ceppo H5N2

L’uomo era stato ricoverato a Città del Messico con febbre, difficoltà respiratorie, diarrea e nausea. I familiari hanno riferito che “era già costretto a letto da tre settimane per altre ragioni prima dell’insorgenza dei sintomi acuti”. Sono in preparazione 5 milioni di dosi di vaccino contro l’influenza aviaria H5N1. Un secondo caso di influenza aviaria in un essere umano, nel Michigan, è stato attribuito alle mucche da latte, mentre l’USDA ha confermato l’influenza aviaria negli alpaca dell’Idaho. Il Ministero della Sanità messicano ha rilasciato una dichiarazione affermando che l’uomo, non identificato dai funzionari, aveva diverse condizioni mediche preesistenti prima di contrarre il ceppo. Il ministero ha dichiarato che tutte le persone entrate in contatto con lui sono risultate negative al virus, senza alcuna prova di trasmissione da persona a persona. Attualmente, il rischio di contrarre il virus dell’influenza aviaria per la popolazione generale del Messico è basso. Il ceppo H5N2 in Messico non è correlato al ceppo H5N1 presente negli Stati Uniti. Il nuovo vaccino combina un antigene mirato alla porzione H5 dell’H5N1 con un ingrediente per potenziare la risposta immunitaria.

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