Mercoledì mattina, durante il processo federale sulle armi che coinvolge Hunter Biden, un giurato si è addormentato, svegliandosi solo quando è stato menzionato che il figlio del presidente “fumava crack”. L’uomo ha cominciato a sonnecchiare durante il controinterrogatorio dell’agente dell’FBI, Erika Jensen, riguardo i messaggi tra Hunter e Hallie Biden, vedova del suo defunto fratello Beau. Jensen, che ha iniziato a testimoniare martedì, stava esaminando degli estratti conto quando il giurato si è addormentato. Biden è accusato di aver mentito sui documenti federali relativi al suo uso di droga per ottenere un’arma da fuoco e rischia, se condannato, fino a 25 anni di carcere. Il processo dovrebbe durare da una a due settimane. Il giurato ha ripreso conoscenza quando l’ex moglie di Hunter, Kathleen Buhle, ha testimoniato.
Esame di 15 minuti
Buhle ha dichiarato che, pur non avendo mai visto Hunter usare stupefacenti, cercava accessori per la droga nelle sue auto per proteggere le loro figlie. Ha raccontato di aver trovato droga nel 2018 e una pipa da crack nel 2015. Il suo esame diretto è durato circa 15 minuti e ha confermato di non aver mai visto Hunter usare questo tipo di sostanze. Buhle e Hunter si sono sposati nel 1993 e hanno divorziato nel 2016. Zoe Kestan, ex fidanzata di Hunter, ha testimoniato riguardo alle loro vacanze del 2018, durante le quali Hunter fumava crack frequentemente. Kestan ha detto che Hunter portava le sue pipe da crack in custodie per occhiali da sole e borse di pelle, e che lei lo aiutava a comprare droghe. I pubblici ministeri hanno mostrato nuove foto di Hunter, tra cui una maglietta con la scritta “dipendente” e un logo Adidas a forma di pianta di marijuana. La testimonianza continua nel pomeriggio con il venditore della pistola di Biden.