venerdì, 28 Giugno, 2024
Cultura

Musei in salute: in aumento visitatori ed entrate

Superati i numeri pre-pandemia. A dirlo la ricerca è l’‘Osservatorio Innovazione Digitale per la Cultura’ della School of Management del Politecnico di Milano in riferimento ai numeri sugli ingressi nei musei, ai monumenti o nei siti archeologici, del 2023. I visitatori, secondo i dati, sono aumentati del +16% rispetto al 2019, con le entrate che hanno raggiunto un +27%. Bene anche la tendenza per i teatri, seppur in maniera minore: qui il tasso di crescita degli spettatori, rispetto al periodo pre-covid, è del +6%, con gli incassi al +5%.

Una delle Direttrici dell’Osservatorio, Eleonora Lorenzini, ha espresso il suo pensiero a riguardo, durante il convegno dal titolo convegno ‘Il digitale per una Cultura inclusiva’, affermando che i numeri prodotti nel 2023 dai luoghi dedicati alla cultura, confermano che il settore si sia definitivamente ripreso dopo il brusco stop dovuto alle misure di contenimento del coronavirus. Numeri però, ha affermato la direttrice, che “risentono anche dell’inflazione”. “La revisione dei prezzi ha allineato l’offerta nostrana a quella della concorrenza europea” – ha proseguito la Lorenzini – “ma ciò ha portato anche le associazioni dei consumatori a domandare un’attenzione maggiore verso l’accessibilità economica, che, tra l’altro, si evince anche dalle politiche dei prezzi agevolati che la gran parte delle istituzioni applica a determinate categorie di utenti”.

Le percentuali

Secondo i dati forniti, il 54% dei musei ha fatto degli investimenti nel settore dell’innovazione, soprattutto per quanto riguarda il supporto alle visite, la catalogazione e la digitalizzazione. Restando ai musei, il 74% ha digitalizzato una parte della collezione e una metà ha anche condiviso su siti web le opere digitalizzate. Anche l’intelligenza artificiale viene utilizzata: a farne ricorso il 14% tra musei, monumenti e aree archeologiche. A fornire ulteriori supporti alle esperienze dei visitatori anche altri ritrovati tecnologici, come la realtà aumentata, con un 29% dei musei coinvolti, soprattutto quelli di maggior rilievo.

Per quanto riguarda i teatri, invece, il 57% usa le informazioni provenienti dalla biglietteria per pianificare le proprie linee strategiche e culturali. Per una delle altre Direttrici dell’Osservatorio, Deborah Agostino, “i meccanismi delle esperienze immersive possono far sentire più coinvolto il visitatore, così da facilitare la ricezione dei messaggi, dando maggiori spiegazioni. Un’offerta più inclusiva può essere ottenuta tramite il digitale, andando a intercettare anche persone con disabilità, le quali finora sono state ignorate. Ciò permetterebbe di avere anche una visita più completa e attraente”.

Anche Michela Arnaboldi, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Innovazione Digitale per la Cultura, ha affermato come la tecnologia e il 3D permettono di ottenere delle esperienze nuove e permettere una maggiore accessibilità ai luoghi della cultura. Tutto ciò sempre a favore di un’inclusività che ha l’obiettivo di permettere un’esperienza rivolta a ogni tipo di pubblico.

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