lunedì, 8 Luglio, 2024
Attualità

Orsini: “Alle industrie servono governi stabili e certezza del diritto”

Convegno dei giovani imprenditori

Durante il convegno dedicato ai giovani imprenditori di Confindustria a Rapallo, Emanuele Orsini, Presidente della Confederazione, ha toccato vari temi cruciali per l’impresa italiana, ribadendo la necessità di una stabilità politica, strizzando così l’occhio in qualche modo alla riforma del Premierato che punta la propria politica proprio su questo aspetto. Ha sottolineato che le industrie richiedono governi saldi e normative chiare per operare efficacemente, e ha sollecitato l’adozione di misure che favoriscano queste condizioni. “Le imprese hanno necessità di due cose certe: di governi stabili e di certezze di diritto. Tutte quelle misure che vanno in questa direzione vanno bene”. Ha poi affrontato il tema dei salari, sottolineando che questi devono essere correlati alla produttività: “Non si può fare di tutta un’erba un fascio tra i vari settori”, ha detto il numero uno degli industriali. Ha ribadito quindi l’importanza di contratti sani e della lotta al lavoro nero, affermando che una contrattazione efficace deve coinvolgere i sindacati. Sul fronte politico, Orsini ha evidenziato che l’industria è fondamentale per la stabilità economica del Paese: “Tutti hanno capito che se viene a mancare l’industria crolla tutto il sistema. Noi siamo imprenditori, siamo il Pil del Paese e siamo quelli che lo sostengono”, le sue parole. Ha criticato l’ideologia anti-industriale che ha caratterizzato alcuni dibattiti passati in Europa, dichiarando che tale tesi deve finire per il bene del benessere delle persone: “Questa è la via da perseguire”. Il presidente di Confindustria ha inoltre sottolineato l’importanza dei giovani imprenditori per il futuro dell’industria italiana, spiegando che la Confederazione ha bisogno del loro contributo e che questi saranno parte integrante del cammino futuro, sia nei momenti positivi che in quelli negativi. “Li vogliamo a fianco a noi e questo sarà”, ha detto Orsini.

La priorità delle imprese

Presente a Rapallo anche il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha parlato del piano Transizione 5.0, che sarà esecutivo nelle prossime settimane, e di un piano alloggi per i lavoratori, in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ha quindi ribadito l’importanza di un dialogo continuo con Confindustria per affrontare le priorità delle imprese italiane. Il Vicepremier Antonio Tajani, anch’esso in Liguria, ha espresso il proprio supporto favorevole per il nucleare di ultima generazione, sottolineando che questa tecnologia è cruciale per ridurre i costi energetici e promuovere la sostenibilità ambientale. Ha ringraziato Pichetto Fratin per gli sforzi nel campo delle energie alternative, inclusi l’eolico e l’idrogeno, affermando che il nucleare non è inquinante e può contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico. Tra gli interventi che si sono susseguiti durante il convegno, il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha colto l’occasione per annunciare l’introduzione di una procedura per l’autorizzazione unica per i progetti di energie rinnovabili, con l’obiettivo di accelerare i tempi di approvazione e superare gli ostacoli burocratici. Questo, ha spiegato, è necessario per non frenare lo sviluppo delle energie alternative.

Infine, Roberto Cingolani, Amministratore delegato di Leonardo, ha discusso della necessità di favorire grandi aggregazioni europee nei settori dell’energia e dello spazio, per rendere le aziende europee più competitive a livello globale, anche alla luce della guerra in Ucraina che ha evidenziato la mancanza di piattaforme comuni in Europa, e ha indicato che le regole antitrust non dovrebbero ostacolare la creazione di grandi imprese in settori strategici.

Polemica Marcegaglia-Conte

Durante il convegno Emma Marcegaglia, ex Presidente di Confindustria, ha risposto duramente alle dichiarazioni al leader del M5S Giuseppe Conte, il quale aveva definito il capitalismo come “infetto”. Marcegaglia ha affermato che tali parole sono offensive per gli imprenditori seri che meritano rispetto. Ha difeso i giovani imprenditori, dicendo che sostenere Kiev non equivale a promuovere un’economia di guerra, ma significa essere dalla parte di chi soffre. Conte, da parte sua, ha spiegato che il suo riferimento al “capitalismo infetto” riguardava pratiche sleali tra imprenditori e politici, non l’intera categoria imprenditoriale.

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