giovedì, 27 Giugno, 2024
Energia

Il Consiglio europeo dà il via libera al ‘Net-Zero Industry Act’

Approvato il regolamento che consentirà lo sviluppo di tecnologie verdi e di contrastare il cambiamento climatico

Un piano per un’industria europea a emissioni zero. Ecco cos’è il ‘Net-Zero Industry Act’, approvato ieri dal Consiglio europeo. Il nuovo regolamento mira a consentire lo sviluppo di un’industria decarbonizzata, fulcro centrale del Piano industriale per il ‘Green Deal’, entro il 2030. Favorevoli tutti i partecipanti alla votazione, tranne il Belgio, che ha deciso di astenersi. Nello specifico del procedimento, la nuova normativa prevede permessi velocizzati, progetti strategici con il fine di permettere la decarbonizzazione dell’industria europea entro il 2030 e una lista con una serie di tecnologie con cui ottenere questo risultato, che passano dal fotovoltaico, all’eolico, fino ad arrivare al nucleare.

Sempre entro il 2030, l’Unione Europea ha deciso che la produzione del fabbisogno annuale di tecnologie dovrà raggiungere il 40%, con il 15% del valore di mercato per quanto riguarda le soluzioni presenti nella lista per la decarbonizzazione.

Il Consiglio Ue

Il Consiglio europeo ha anche reso note alcune considerazioni sul ‘Net-Zero Industry Act’. Il punto centrale del regolamento, ha spiegato il Consiglio, punta alla promozione della diffusione, a livello industriale, di tecnologie che abbiano un impatto zero, così da poter raggiungere gli obiettivi climatici previsti dall’Ue. Questo dovrebbe anche incidere sull’economia: il mercato unico dovrà essere utilizzato come motore trainante, così da rendere l’Europa un leader mondiale delle tecnologie industriali ‘green’. In merito a ciò, il Consiglio ha detto che ci saranno due parametri che saranno utilizzati come indicatori. Il primo sarà la capacità di produrre tecnologie zero-impattanti, come i pannelli fotovoltaici o le turbine eoliche, in una misura tale da raggiungere il 40% del fabbisogno implementativo europeo. L’altro parametro, sarà quello di arrivare, entro il 2040, al 15% della produzione mondiale di queste tecnologie.

Sempre sugli obiettivi prefissati dal Net-Zero Industry Act, quello di arrivare a 50 milioni di tonnellate di anidride carbonica stoccata in appositi siti geologici all’interno dell’Unione Europea, sempre entro il 2030.

Il Ministro Jo Brouns

Il Ministro dell’Economia, l’Innovazione, il Lavoro, l’Economia Sociale e l’Agricoltura del Governo fiammingo, Jo Brouns, ha affermato che il ‘Net-Zero Industry Act’ è una “pietra miliare” per quanto riguarda un nuovo modello di politica industriale. Ha aggiunto che questo regolamento consentirà all’Europa di “guidare la corsa mondiale verso le tecnologie verdi” così da affrontare e contrastare i cambiamenti climatici e le “dipendenze” industriali. Sempre Brouns, concludendo, ha affermato che l’atto giuridico servirà anche a “rafforzare la nostra autonomia strategica”, creando crescita e nuova occupazione.

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