lunedì, 23 Dicembre, 2024
Società

Meloni: “Pnrr, Italia al primo posto nell’Ue. Oggi inizia la fase 2”

Il Primo Ministro presiede la riunione di insediamento delle oltre 100 Cabine di coordinamento. Premierato, nuove polemiche

“Quelli appena trascorsi sono stati mesi di straordinario lavoro di tutti i ministeri, le strutture e gli uffici, che ha permesso all’Italia di essere al primo posto in Europa per obiettivi raggiunti e avanzamento finanziario del Pnrr”. Sono parole, queste, dette ieri dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Palazzo Valentini, a Roma, alla riunione di insediamento delle oltre cento Cabine di coordinamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza presso tutte le Prefetture italiane. Insomma, l’occasione per il Premier di fare il punto sullo stato dell’arte: “È entrato in vigore il nuovo Pnrr, comprensivo della settima missione RePowerEu (il piano energetico europeo che prevede l’invio di risorse agli Stati membri per finanziare progetti sull’energia, ndr); abbiamo ricevuto il pagamento sia della terza rata da 18,5 miliardi che della quarta rata da 16,5 miliardi di euro (l’Italia ha ad oggi ricevuto 102,5 miliardi di euro, rispetto ai 194,4 stanziati dall’Unione europea). E siamo in dirittura d’arrivo per il raggiungimento dei 52 obiettivi della quinta rata, pari a 10,6 miliardi di euro”.

Attuazione delle riforme

Ma per il Primo Ministro è tempo di proiettarsi già alla fase 2 del Pnrr, “la più importante” perché riguarda la concreta attuazione delle riforme e la messa a terra di tutti gli investimenti strategici: “Sarà fondamentale”, ha detto, “rendere più efficace il monitoraggio su base territoriale degli interventi del Piano, favorire le sinergie tra le diverse amministrazioni e i soggetti attuatori operanti nello stesso territorio e migliorare l’attività di supporto agli enti territoriali”. E per raggiungere questi obiettivi, il governo ha previsto appunto l’istituzione di una Cabina di coordinamento Pnrr permanente presso ogni singola Prefettura, composta dai rappresentanti delle amministrazioni centrali, delle Regioni, delle Province, delle Città metropolitane, dei Comuni: “Le Cabine di coordinamento Pnrr saranno la sede nelle quali le amministrazioni locali e i soggetti attuatori degli interventi del Piano potranno confrontarsi, portare all’attenzione di tutti le eventuali criticità tecniche e operative e intervenire, tempestivamente, per risolvere i problemi e trovare le soluzioni migliori”.

Premierato, nuove polemiche

La giornata di ieri ha visto inoltre Meloni tornare a parlare del Premierato e lo ha fatto dalle frequenze di Rai Radio1 ospite del programma ‘Giù la maschera’. “Questa riforma”, ha spiegato, “ottiene due grandi obiettivi, ossia rimettere la scelta nelle mani delle persone e che chi viene scelto dagli italiani per governare deve avere cinque anni per farlo perché l’instabilità è stata la madre di tutti i nostri problemi”. E quindi una nuova critica al pensiero politico del Partito democratico e del Movimento 5 Stelle che “vogliono continuare a fare i governi nel palazzo, sono per la conservazione dello status quo”. Parole che non sono piaciute alla Segretaria dem Elly Schlein: “Ma di quale status quo parla il Primo Ministro: “Sono qui da un anno e sono sempre stata contraria alle larghe intese. Quando Meloni era al governo, io studiavo ancora all’università”. La numero uno del Pd ha poi messo in evidenza di come il Presidente del Consiglio abbia cambiato atteggiamento in meno di 24 ore, passando dal ‘O la va o la spacca’ al ‘Chi se ne frega dell’esito finale, io resto’ in merito al Premierato: “Allucinante la leggerezza con cui scambia la Carta costituzionale che ci deve tenere insieme tutti con il suo destino personale”. Sul tema è intervenuto, sempre da Rai Radio 1 (‘Un giorno da pecora’) il leader di Italia viva Matteo Renzi: “Se perderà il referendum costituzionale, dovrà dimettersi. Voglia o non voglia”.

Di certo una giornata intensa quella di ieri per Meloni, che nel pomeriggio è volata a Palermo dove al Teatro Massimo ha firmato l’accordo tra governo e Regione Sicilia sul Fondo di sviluppo e coesione da 6,8 miliardi: “Questo accordo è una grande occasione, significativo e strategico. Ma nessun euro di questi fondi deve andare disperso. È accaduto in passato, adesso basta”. Presenti all’incontro, oltre al Governatore dell’Isola Renato Schifani, anche il Ministro del Sud e della Coesione Raffaele Fitto e il Ministro della Protezione civile Nello Musumeci e il Governatore dell’Isola Renato Schifani.

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