mercoledì, 26 Giugno, 2024
Europa

Le cooperative europee chiedono di mettere al centro della politica le persone

Europa. Circa 3 milioni di imprese che danno lavoro a 13,5 milioni di addetti

Rafforzare il sostegno alle imprese dell’economia sociale che in Europa rappresentano l’8% del prodotto lordo con oltre 2,8 milioni di imprese e associazioni che danno lavoro a 13,6 milioni di persone. A chiederlo è l’Alleanza delle Cooperative nel corso di un confronto con gli europarlamentari organizzato in vista delle elezioni europee. Dalla cooperazione arriva anche la richiesta di più attenzione ai settori primari dell’agroalimentare in chiave di transizioni verde e il riconoscimento della funzione che può avere la cooperazione nella transizione digitale. Va rafforzato, inoltre, il ruolo delle comunità energetiche per produrre energia più sostenibile e va riconosciuta una fiscalità che sostenga le imprese sociali e i workers buy out.

Sfide epocali

“La legislatura europea che si conclude, contrassegnata da emergenze senza precedenti, dal Covid all’aggressione russa all’Ucraina alla crisi energetica, ci ha consegnato una Unione Europea all’altezza di queste sfide epocali – scrive in una nota Alleanza -. Una occasione per confermare e potenziare l’Unione Europea come grande soggetto internazionale democratico. Il movimento cooperativo è europeista da sempre, per una Europa dei diritti, del lavoro, del welfare, delle persone, di tutte le imprese e per un’economia europea che metta al centro questi valori e non solo i capitali finanziari”.

Le richieste ai candidati

Le richieste della cooperazione al futuro Parlamento Europeo vanno dal sostegno alle imprese dell’economia sociale alle transizioni verde e digitale. Da una nuova fiscalità alla rivisitazione della normativa bancaria. Le cooperative chiedono di Includere tra le priorità per il periodo 2024-2029 il sostegno alle imprese dell’economia sociale e la creazione di un portafoglio ad hoc. È ritenuto indispensabile non solo riconciliare la mitigazione del cambiamento climatico con l’attività del settore agroalimentare e della pesca ma anche riposizionare il ruolo di queste attività primarie come asset strategico per l’Europa. Mentre si chiede un riconoscimento del ruolo che il modello cooperativo può ricoprire in materia di gestione dei dati nell’interesse più ampio della collettività e nelle piattaforme digitali per garantire maggiore tutela ai lavoratori. Inoltre consolidare il Recovery Fund con dotazione finanziaria significativa per agganciare le grandi sfide relative alle riforme e agli investimenti necessari per restare competitivi e Il riconoscimento strutturato della proporzionalità delle misure regolatorie e di controllo continua ad essere la priorità per le banche di credito cooperative. Infine per quanto riguarda le questioni energetiche Alleanza delle Coopertive europee chiede di completare la realizzazione di un modello energetico sostenibile, democratico, partecipato, cooperativo, resiliente, attribuendo priorità assoluta all’amplificazione del ruolo delle comunità energetiche in forma cooperativa e promuovendo autoconsumo individuale e collettivo, nonché forme mutualistiche senza scopo di lucro di acquisto collettivo di beni e servizi energetici in forma cooperativa.

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