sabato, 16 Novembre, 2024
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Museo del presente Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

A Palermo, i giovani e la comunità per dire no alle mafie

Trentadue anni fa, il 23 maggio 1992, furono uccisi il Giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, anche lei Magistrato, e gli agenti della Polizia di Stato assegnati al servizio di scorta: Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Altre 23 persone rimasero ferite a causa di quella drammatica esplosione, tra i quali l’autista Giuseppe Costanza e i poliziotti Paolo Capuzza, Angelo Corbo e Gaspare Cervello.

Per quelli della mia generazione, la Generazione Z, la data di quel tragico attentato non può collocarsi in un passato a noi sconosciuto, bensì nel futuro che ci appartiene. La memoria è impegno!

Anche noi giovanissimi sappiamo bene chi è stato Giovanni Falcone e abbiamo imparato quei valori che continua a rappresentare. Lo abbiamo imparato dai nostri genitori, continuano a insegnarcelo a scuola e, crescendo, mettiamo in pratica quegli insegnamenti, sempre, tutti i giorni e ancora di più oggi: 23 maggio.


Giovanni Falcone è stato un magistrato italiano, un uomo dello Stato che ha dedicato la vita alla lotta alla mafia

Il 23 maggio è la data in cui rimbomba la frase: “Giovanni Falcone è stato un magistrato italiano, un uomo dello Stato che ha dedicato la vita alla lotta alla mafia”.

Il 23 maggio è ormai una data scolpita anche nella memoria dei più giovani. La data in cui si celebra il ricordo del Giudice Giovanni Falcone e di quanti come lui hanno sacrificato la propria vita per ideali di giustizia e libertà.

Le principali piazze delle nostre città diventano teatro di iniziative che continuano a promuovere la cultura della legalità e i valori dell’antimafia nella società e in particolare nei giovani.

 

«Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini»

 Giovanni Falcone

 

Maria Falcone, sorella di Giovanni Falcone e presidente della Fondazione Falcone

Il 10 dicembre del 1992, a Palermo, è stata costituita la Fondazione Falcone. Particolarmente attenta alla problematica pedagogico-educativa dei ragazzi in età scolare, la Fondazione è impegnata a realizzare un’educazione permanente ai valori dell’antimafia anche tenendo viva nelle giovani generazioni la memoria dei tanti italiani che per l’affermazione della legalità hanno sacrificato la vita. 

La presidente della Fondazione Falcone è Maria Falcone, sorella di Giovanni Falcone. Dopo la morte del fratello la Professoressa Maria Falcone ha dedicato la sua vita alla affermazione dei valori della legalità e dell’antimafia, raccontando, in un percorso che attraversa l’Italia e altri paesi esteri, l’impegno, il coraggio e il valore di Giovanni Falcone e di tutti gli uomini delle istituzioni che si sono sacrificati per la giustizia.

Museo del presente Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

Il 23 maggio 2024, la Professoressa Maria Falcone sarà a Palermo e accanto a lei ci sono le più importanti personalità, invitate a partecipare alla presentazione del progetto del Museo del presente Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

L’intera giornata è rivolta ai giovani e alla comunità, protagonisti di un percorso culturale innovativo e partecipativo, dove la memoria e il dolore possono trasformarsi in un presente di impegno, di passione civile e di bellezza per dire no alle mafie.

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