La Commissione Europea ha avviato un’indagine formale nei confronti di Meta, società madre di Facebook e Instagram, per valutare se abbia violato le norme del regolamento dell’unione europea che si occupa dei servizi digitali, ovvero il Digital Services Act (DSA), riguardanti la protezione dei minori. Il commissario europeo al Mercato interno, Thierry Breton, ha dichiarato che non è convinto che Meta abbia fatto abbastanza per mitigare i rischi di effetti negativi sulla salute fisica e mentale dei giovani europei sulle sue piattaforme. Breton ha affermato: “Oggi apriamo un’indagine formale Dsa contro Meta”. La preoccupazione principale riguarda il possibile stimolo di dipendenze comportamentali e la creazione di “effetti conigliera” attraverso gli algoritmi di Facebook e Instagram, ovvero quel fenomeno iper il quale gli algoritmi delle piattaforme online possono favorire il consumo di contenuti che confermano le opinioni preesistenti dell’utente o che suscitano una forte reazione emotiva, portandoli a rimanere intrappolati in una così detta “tana del coniglio” di contenuti simili, cosa che secondo molti esperti è anche causa di ansia e di disagi psicologici in genere. L’altra questione sollevata riguarda invece la mancanza di adeguate misure di verifica dell’età.
Le reazioni
La senatrice Beatrice Lorenzin del Partito Democratico ha sottolineato l’importanza di questa indagine, citando il rischio crescente per la salute mentale dei giovani causato dall’uso smodato dei social network. Ha dichiarato: “Sono anni che psicologi, psichiatri e neuropsichiatri infantili ci dicono che l’utilizzo smodato e non controllato dei device elettronici, soprattutto dei social network, ha creato dipendenze”. Lorenzin ha anche sottolineato l’importanza di rendere consapevoli le famiglie dei rischi derivanti dall’utilizzo incontrollato dei social network da parte dei loro figli. La notizia dell’indagine ha ricevuto il plauso di Pro Vita & Famiglia, che ha evidenziato il grave impatto sulla salute mentale dei minori causato dagli algoritmi di Facebook e Instagram. Il portavoce Jacopo Coghe ha sottolineato l’importanza di adottare misure più stringenti per proteggere i bambini e gli adolescenti online, inclusa l’effettiva applicazione dei limiti di età per il consenso digitale.
La Commissione Europea si è mossa per affrontare le preoccupazioni riguardanti la protezione dei minori online e garantire che le piattaforme come Facebook e Instagram rispettino le norme del DSA. L’indagine in corso mira a valutare se Meta abbia violato tali norme e a identificare eventuali azioni correttive necessarie per proteggere la salute e il benessere dei giovani utenti delle sue piattaforme.
Le preoccupazioni riguardanti l’uso eccessivo dei social network e i loro effetti sulla salute mentale dei giovani sono cresciute negli ultimi anni, con numerosi studi che evidenziano il legame tra l’uso smodato dei social media e l’ansia, la depressione e altri disturbi mentali, e si pone più in generale all’interno di un importante lavoro delle istituzioni europee per regolare il mondo dei social e delle nuove tecnologie più in generale, tenendo al centro gli utenti e facendo rispettare i loro diritti come consumatori.