giovedì, 14 Novembre, 2024
Attualità

Drastico calo di insetti e gli uccelli migratori sono sempre più in difficoltà

L’allarme del World Migratory Bird Day: dal 1970 tre miliardi di volatili in meno

Pochi lo sanno, ma l’11 maggio è stata la Giornata Mondiale degli Uccelli Migratoriali che ha acceso i riflettori sulla relazione tra uccelli migratori e insetti in mezzo a cali allarmanti per entrambi. World Migratory Bird Day (Wmbd) è una campagna globale che “educa e promuove gli sforzi di conservazione per gli uccelli migratori e i loro viaggi attraverso i confini. E vuole aumentare la consapevolezza sulle sfide che gli uccelli devono affrontare incoraggiante le azioni di conservazione in tutto il mondo.” La Giornata è stata celebrata in centinaia di eventi educativi in tutto il mondo che sono uniti dal loro obiettivo comune di sensibilizzare e sostenere la protezione internazionale degli uccelli. Jennifer George, amministratore delegato della East Asian-Australasian Flyway Partnership (EAAFP) afferma: “non possiamo vivere senza i nostri amici a sei zampe, gli insetti. In inferiorità numerica con noi umani, possono essere piccoli, spaventosi e spesso irritanti, perfino pungenti, ma come parte cruciale della catena alimentare, sono ciò su cui si basa il nostro mondo.”

Uso dei pesticidi

Quest’anno, l’attenzione si è concentrata sull’importanza degli insetti per gli uccelli migratori. Presenti in quasi tutti gli ecosistemi del mondo, gli insetti sono fonti alimentari essenziali per gli uccelli migratori nei loro lunghi viaggi. Gli uccelli migratori spesso cronometrano le loro migrazioni per allinearsi con l’abbondanza di insetti lungo il percorso. Dipendono da questi insetti, infatti, per il cibo durante le soste di migrazione e per il successo riproduttivo e per nutrire i loro piccoli. Amy Fraenkel, Segretario esecutivo della Convenzione sulle specie migratorie (CMS) conferma che “le popolazioni di insetti sono in declino a livello globale e questo sta colpendo molti uccelli migratori che si nutrono di insetti.” Jacques Trouvilliez, segretario esecutivo dell’accordo acquatico-afro-eurasiatico (AEWA), sostiene che “l’uso intensivo di pesticidi è uno dei motivi principali per il declino delle popolazioni di insetti. Proteggendo gli insetti, proteggiamo i nostri uccelli migratori.”

Ogni 10 anni cala 9% popolazione insetti

La cruda realtà scoperta negli ultimi anni è che le popolazioni di insetti sono in declino, correlando con un declino delle specie di uccelli che dipendono dagli insetti per la sopravvivenza. Un’analisi pubblicata dalla rivista Science ha rivelato che stiamo perdendo circa il 9% della popolazione mondiale di insetti ogni decennio. La deforestazione, l’agricoltura industriale, l’uso eccessivo di pesticidi, l’inquinamento luminoso e il cambiamento climatico sono fattori importanti che guidano questa tendenza. Inoltre, gli Stati Uniti e il Canada hanno osservato un calo della popolazione aviaria, con un significativo 29% delle popolazioni di uccelli dal 1970, pari a circa 2,9 miliardi di uccelli in meno.

Insetti e uccelli legati a doppio filo

Il tema della Giornata Mondiale degli Uccelli Migratoriali di quest’anno, “Proteggi gli insetti, proteggi gli uccelli”, secondo quanto scrive il Wmbd “è un’opportunità per aumentare la consapevolezza dell’importanza degli insetti, educare e imparare.” Esso coincide con eventi di insetti rari e affascinanti, come l’emergenza cicale in Nord America, quello delle lucciole nel Parco nazionale delle Montagne Smoky che dovrebbero tornare tra fine maggio e giugno. In altre parti del mondo è monitorata la migrazione della libellula (Pantala flavescens) che ha grande impatto sul Falco amurensis che attraversa l’Asia e l’Africa. Mentre in Europa il declino della “Balia nera” (Ficedula hypoleuca) è ritenuto il risultato della carenza di cibo legata ai cambiamenti climatici. Molti uccelli arrivano nelle foreste europee dopo che i bruchi sono già diventati insetti e i loro pulcini non possono più mangiarli. Susan Bonfield, Direttore Esecutivo dell’Ambiente per le Americhe (EFTA) dice: “in questo World Migratory Bird Day, abbiamo voluto evidenziare la relazione tra uccelli migratori e insetti, sottolineando l’urgente necessità di proteggerli entrambi. Dall’acrobazie della Rondine Cliff che catturano gli insetti in volo, ai colibrì che alimentano i loro piccoli al foraggiamento degli uccelli costieri che cercano gli insetti nella sabbia. E’ evidente che molti uccelli si affidano agli insetti in varie fasi dei loro cicli di vita perché questi forniscono una fonte essenziale di energia; il forte declino delle cavallette, delle api, delle farfalle e di altri insetti sono un promemoria del fatto che la conservazione degli uccelli dipende dalla protezione riuscita delle loro prede.” Proteggere gli insetti, conclude la direttrice di Efta, significa proteggere gli uccelli.

Che fare?

Bonfield e gli esperti del Wmbd consigliano di “piantare giardini nativi per creare habitat adatti per la fauna selvatica; selezione di prodotti biologici, evitando così pesticidi nocivi; ridurre la distruzione dell’habitat legata allo sviluppo immobiliare o alla pratica paesaggistica; educare amici e familiari sul ruolo che gli insetti svolgono nel nostro ecosistema; sostenere gli sforzi educativi volti alla conservazione degli insetti, compresa la promozione della loro conservazione a livello comunitario; promuovere leggi e regolamenti per proteggere insetti e uccelli migratori e incoraggiare le attività di conservazione locale per mantenere gli habitat naturali per insetti, uccelli e altri animali selvatici.

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