Se negli anni ’80-’90 sposarsi costava all’incirca 7.000 euro (in pratica circa 14 milioni delle vecchie lire), oggi il costo medio di un matrimonio è di oltre 13.000 euro. Dunque, quasi il doppio. Una cifra che, secondo l’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat e legata agli ultimi 24 mesi, ha portato il 21% delle coppie a rinunciare alle nozze. Per motivi economici. Appunto. Ma c’è chi non si ‘arrende’ e pur di arrivare all’altare con l’amata, o l’amato, si affida ai prestiti, chiesti, secondo lo studio, dal 10% delle coppie.
Le spese medie
In Italia, le spese medie per un matrimonio vanno così ripartite: invitati 56%, ricevimento 19%, abiti 18%, cerimonia 8%. A questi si sommano poi i costi della luna di miele, che può andare da un minimo di 5.000 euro a un massimo 20.000 euro sulla base di stagione, meta e durata. Le regioni con i budget di spesa più alti sono quelle del Sud Italia e le Isole, che solitamente hanno anche il maggior numero di invitati. La spesa media di un matrimonio al Sud è infatti del 14%-17% in più rispetto al Nord.
Secondo Vanity Fair, negli ultimi vent’anni il numero dei matrimoni è calato del 28%, passando da 248.969 del 2004 a 180.416 del 2021. E la percentuale continua a crescere. A parte un drastico calo della popolazione italiana tra i 18 e i 40 anni, all’aumento delle difficoltà economiche contribuiscono proprio le tradizioni nuziali degli italiani: infatti, un matrimonio senza orpelli potrebbe anche restare sotto la soglia dei 10.000 euro.
Nonostante i costi inflazionati, la maggior parte delle coppie che decidono di convolare a nozze non rinuncia a una cerimonia in grande stile, preferendo ricorrere a un aiuto economico esterno. Se per tradizione la prima soluzione rimangono ancora i genitori, subito dopo c’è chi chiede un prestito personale. In passato quest’ultima pratica era praticamente assente, mentre negli ultimi due anni il 10% delle coppie è potuto convolare a nozze grazie a un prestito. Tale tendenza ha portato addirittura a un aumento dell’età media degli sposi, passata dai 39 ai 41 anni.
Presa di coscienza
Secondo le analisi di Facile.it e Prestiti.it, condotte su un campione di oltre 200.000 richieste pervenute nell’ultimo anno, i prestiti richiesti sono stati in media di 9.000 euro circa, con un piano di ammortamento di 5 anni. Il ricorso al prestito fa comunque ben sperare le due società, che vedono nell’aumento di richieste una presa di coscienza degli italiani. “Il rapporto degli italiani con il credito al consumo è sempre più maturo”, spiegano gli esperti di Facile.it. “Questo tipo di prodotto, se utilizzato con consapevolezza, può essere una soluzione sia per non rinunciare ad un sogno, sia per rendere la spesa più sostenibile sul budget familiare”.